Getresponse è uno dei migliori software per fare email marketing, disponibile anche in italiano e con diverse soluzioni di prezzo. Si parte da una soluzione basic per imprenditori e blogger che vogliono iniziare a costruire il proprio pubblico a una enterprise con prezzo personalizzato.
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ToggleSe guardi il listino di Getresponse, però, ti accorgi di due dettagli. Il primo riguarda l’assenza di una soluzione gratuita. Questo programma di invio massivo dedicato alla posta elettronica, infatti, è pensato per chi fa sul serio e non è interessato a versioni minori dei programmi per newsletter.
C’è un trial di 30 giorni ma poi devi investire, ed è giusto che sia così. Il secondo dettaglio: email marketing è solo una voce delle funzioni disponibili. Getresponse, infatti, non manda solo email a liste di contatti ma fa molto altro. Ecco perché urge una guida dedicata a questo tool.
Cos’è Getresponse e a cosa serve
È uno strumento avanzato di email marketing, automation, funnel optimization, autorisponditore e gestione delle landing page. In pratica, grazie a questo tool puoi ottimizzare il processo di conversione del lead.
In effetti è un po’ riduttivo identificare Getresponse come un semplice software per inviare email e newsletter. Fa anche questo e una delle sue funzioni principali riguarda proprio la gestione dei messaggi email.
Ma c’è un vero universo dietro le funzionalità di Getresponse, proprio come avviene con i software concorrenti che rimandano a Mailchimp e Mailup.
C’è da aggiungere che poche realtà hanno sviluppato una capacità come Getresponse di ampliare le proprie competenze verso ambiti diversi. La realtà è che puoi usare questo tool per fare tutto (o quasi). Senza mai rinunciare alla professionalità di uno strumento dedicato.
Da leggere: come scrivere una newsletter aziendale
Quanto costa Getresponse?
Ci sono diverse soluzioni da scegliere. La più economica, per lista di 1.000 contatti, con fatturazione a 2 anni, è di 9.10 euro al mese. Che diventano:
- 15.40 euro per 2.500 contatti.
- 28 euro per 5.000 contatti.
- 41,30 per 10.000 contatti.
Questo per la versione base con funzionalità ridotte, ma comunque importanti e sufficienti se non si cercano grandi prestazioni.
Quali sono le funzioni principali?
Per approfondire Getresponse conviene elencare, almeno in parte, le sue attività. Come anticipato, non si tratta del solito programma per creare e inviare newsletter ma di un tool più articolato. Ecco cosa puoi trovare.
Email marketing
Iniziamo dalla base. Getresponse è una suite completa per gestire il processo di invio massivo e automatizzato di messaggi email ai tuoi contatti. Hai template personalizzati a disposizione e decine di funzioni avanzate che rendono il lavoro di email marketing sempre professionale:
- Invio newsletter alla mailing list.
- Email automatizzate dopo un’azione.
- Invio a un segmento del database.
- Messaggi personalizzati per l’utente.
- Programmazione e invio schedulato.
- Email analytics e split test.
Detto in altre parole, hai tutto quello che ti serve per programmare e inviare email alle persone giuste. Magari solo a una porzione della lista contatti e monitorando i risultati per capire cosa funziona e cosa no.
L’email marketing automation consente di gestire al meglio tutto ciò che serve per gestire grandi numeri con semplicità. Puoi decidere quale email inviare nel momento in cui si presenti un carrello abbandonato, un nuovo iscritto alla lista contatti, un compleanno o un evento utile al tuo business.
Conversion funnel
Probabilmente questa è l’opzione più interessante dell’offerta proposta da Getresponse. Il motivo è semplice: grazie a un unico tool puoi gestire tutto.
Vale a dire ogni passaggio del funnel di vendita. Dall’acquisizione dei lead fino alla conversione e la fidelizzazione: Getresponse consente di avere sotto controllo l’intero processo. Questo è un vantaggio importante.
Soprattutto per i funnel di vendita del B2B, con diverse email transazionali che vengono precedute dai contenuti dell’area intermedia.
- Top of funnel.
- Middle of funnel.
- Bottom of funnel.
Ovvero quella in cui il lead si interessa all’offerta, diventa un prospect grazie all’invio di materiale di approfondimento come white paper e statistiche. Ma anche ebook dedicati a un tema specifico, cataloghi, video.
Non a caso la gestione del funnel di vendita viene organizzata dal primo passaggio, la generazione del traffico. Attraverso Getresponse puoi creare:
- Pubblicità Facebook e social.
- Landing page dedicate.
- Moduli di iscrizione.
- Widget e pop-up.
Tutto questo per generare visite profilate e utili al tuo business. Poi entra in gioco il lavoro di email marketing con messaggi di benvenuto, follow-up e altre email per fare lead nurturing. Ed ecco che entriamo nel vivo del funnel con i webinar. Getresponse, infatti, consente di organizzare tutto.
Anche appuntamenti con i tuoi contatti senza bisogno di altri software o plugin. A questo punto puoi generare le pagine di vendita o collegare il programma alla pagina di destinazione che preferisci: l’integrazione con le varie piattaforme di ecommerce, ad esempio, è completa. E lo stesso vale per tutti i lead magnet che vuoi sfruttare per acquisire nuovi contatti.
Marketing automation
Una caratteristica che abbraccia sia il lavoro di email marketing che la gestione del funnel di vendita: oggi chi vuole fare web marketing sul serio non può ignorare i vantaggi degli automatismi. Il motivo è semplice.
Grazie alla possibilità di far reagire un software in relazione a un’attività dell’utente puoi risparmiare tempo e risorse. Gestendo grandi quantità di azioni comunicative in tempi irrisori. Basta impostare il processo.
Per questo esistono software avanzati come Getresponse che fanno largo uso dell’intelligenza artificiale per consentire un invio di messaggi sempre adeguato alle esigenze. Sbagliare, per chi ha un ecommerce o una mailing list con migliaia di contatti, vuol dire perdere potenziali conversioni.
E risentire anche dal punto di vista del brand, della credibilità online. Il processo si basa su tre punti essenziali: condizioni per svolgere un’attività, l’azione da compiere e i filtri per ottenere una targettizzazione precisa. Qualche esempio particolare per capire il funzionamento del tool:
- Condizione: carrello abbandonato.
- Azione: invia messaggio.
- Filtro: dopo un certo periodo di tempo.
Inoltre puoi assegnare un punteggio a ogni contatto in modo da lavorare con un approccio sempre più specifico, evitando azioni di massa e puntando solo dove serve. E dove sai che puoi ottenere dei risultati.
Ovviamente, anche in questo caso, tra le funzioni di Getresponse abbiamo anche altre categorie di servizi come la creazione di landing page, pop-up, moduli e tutto ciò che serve per ottimizzare il meccanismo.
Come usare Getresponse, la guida
Il primo passo: iscriversi andando sul sito ufficiale. Poi scegli il pacchetto gratis se vuoi fare una prova o quello a pagamento che preferisci.
Quale scegliere? Tutto dipende dalle tue esigenze, valuta con cura l’investimento. Di sicuro se decidi di fatturare per più mesi hai un risparmio sensibile del costo. Ma cosa fare nel momento in cui sei iscritto?
Il primo punto da considerare è questo: non esiste un percorso stabilito a priori, molto dipende dalle necessità. Proviamo a delineare un progetto semplice basato sui primi passi che può compiere chi ha bisogno di sfruttare un programma di email marketing adeguato al proprio business.
Inizia a trovare i lead per il tuo progetto
La schermata in italiano, un punto di forza importante per Getresponse, ti permette di scegliere diversi metodi per iniziare a creare la tua lista di contatti. Il modo più semplice: creare un modulo o un pop-up.
A questo punto entra in gioco uno strumento fondamentale per il tuo lavoro di email marketing: il plugin WordPress che integra Getresponse con il sito web. Puoi trovare l’estensione nella directory ufficiale dil CMS.
Il plugin ti aiuta a far crescere il tuo elenco di email archiviato su Getresponse, dove puoi creare poi dei segmenti specifici. In che modo? Puoi sempre aggiungere i moduli ovunque, sul sito e nei post del blog.
Poi hai la possibilità di inserire una casella di consenso nei commenti e vicino ai moduli di registrazione per aggiungere i contatti dei tuoi lettori al database. Lo stesso vale per i moduli Contact Form 7 e BuddyPress.
Sempre il plugin ti dà la possibilità di integrare facilmente un altro strumento efficace per aumentare i contatti: le landing page.
Getresponse ha un tool potente per costruire delle pagine di atterraggio che puoi usare per fare lead generation con webinar e altri contenuti.
Crea la tua prima email o newsletter
Una volta che hai creato la tua prima lista di contatti, e magari hai iniziato anche a segmentare in base a diversi filtri di tuo interesse, puoi avviare una prima campagna di email e newsletter per prendere confidenza.
Basta andare nell’editor o magari scegliere un template già definito. Il vantaggio di questi software è definitivo: hai una quantità di design già pronti che diventa facile creare anche newsletter complesse.
In ogni caso puoi scegliere il template che preferisci e modificarlo con il drag and drop. Oppure puoi creare una base da zero e salvarla.
Alla fine del lavoro hai la possibilità di inviare un’email di prova prima di aggiornare l’inter lista di contatti con le ultime novità del tuo brand.
Come personalizzare le email con i contenuti?
Puoi adeguarti al template che ti viene proposto (Getresponse ne ha tanti, tutti validi) ma se lavori sodo con il content marketing puoi avere delle esigenze specifiche. Ad esempio quella di far visualizzare un video.
Bene, ti sorprenderà sapere che hai un blocco nell’editor dedicato proprio a questo scopo. E se per caso hai un ebook da condividere e far scaricare? Per ottenere questo risultato è sufficiente seguire pochi passaggi:
- Seleziona menu dalla dashboard.
- Scegli file e immagini.
- Carica il tuo file nella scheda documenti.
- Fai click sul file per aprirlo.
- Copia l’URL e incollalo dove serve.
Ad esempio in un testo che faccia da anchor text o in un bottone che puoi creare sempre grazie all’editor di Getresponse. In questo modo muovi i primi passi verso una gestione avanzata del tool per fare email marketing. I successivi riguardano la personalizzazione dei campi.
Esempi concreti? C’è [[firstname]] che mostra nome e cognome del contatto, [[lastname]] solo il cognome. Mentre [[email]] estrapola l’indirizzo della persona. La lista è infinita, la trovi nelle risorse ufficiali.
Da leggere: come aumentare le conversioni nell’email marketing
Migliori alternative a Getresponse
Qualche nome è già stato anticipato nei paragrafi precedenti. Anche se Getresponse si manifesta e presenta come uno dei migliori programmi per gestire email, newsletter, messaggi e interazioni del funnel c’è sempre qualcosa di diverso da valutare. Quali sono i nomi migliori?
- Mailchimp.
- Mailup.
- Sendblaster.
- MailerLite.
- Moosend.
- Sendinblue.
- Active Campaing.
Devi provare tutte le alternative per raggiungere la decisione finale? Sono per lo studio attento prima di prendere una decisione e poi sfruttare al massimo il tool individuato. La complessità di questi software è elevata.
Quindi, il mio consiglio: non conviene investire grandi quantità di tempo per provarli tutti. Meglio puntare su uno, il migliore per per la tua attività.
Se sei su questo articolo forse stai cercando un tool professionale per inviare newsletter. Ma se cerchi una soluzione semplice ed efficace, in grado solo di inviare email ma a un numero abbastanza alto di contatti (5.000) puoi usare il sempre efficace e utile Tinyletter.
Tu stai usando questo strumento?
Di sicuro rappresenta un nome importante per chi ha deciso di dare una marcia in più al proprio lavoro di email marketing e gestione del funnel.
Fare lead generation con Getresponse può sembrare un’impresa a buon mercato, un lavoro alla portata di tutti. Questo strumento semplifica i processi e amplifica le potenzialità ma bisogna sempre procedere con le giuste competenze: non è facile ottenere buoni risultati online.
Soprattutto quando si lavora con grandi numeri senza la giusta prospettiva. Tu come usi Getresponse? Lo trovi interessante?