Chiaro, di fronte alla sfida Medium vs blog personale molti virano direttamente verso la soluzione migliore da una prospettiva tecnica.
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ToggleVale a dire la seconda. Perché da un punto di vista strettamente logico non c’è molto da aggiungere per prendere una decisione sensata, valida.
Un blog personale o, addirittura, aziendale non si deve aprire con un servizio gratuito. Questa non è una legge biblica, scritta nella roccia, ma un consiglio che ogni blogger professionista darebbe a una giovane leva.
Eppure c’è ancora questa domanda: Medium Vs Blog, quale preferire? La risposta deve essere affrontata analizzando una serie di argomenti.
Video riassunto
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Perché scegliere un blog personale?
Se acquisti un hosting WordPress per aprire un blog indipendente puoi sfruttare al massimo la forza del CMS. Ad esempio per l’ottimizzazione SEO, le modifiche al template o all’user experience. Senza dover rispettare vincoli di struttura imposti dal proprietario del servizio.
Pensa, ad esempio, a WordPress.com. Quando apri il tuo blog con questa risorsa devi impostare il tutto con un dominio di terzo livello. Se vuoi passare al secondo devi pagare. E se desideri lavorare con Yoast anche.
Quindi l’idea di avere un blog gratis e professionale al tempo stesso non trova porto sicuro. O almeno non conosco una soluzione degna di nota, a meno che non si decida di lavorare con una sorta di taccuino online. Semplice ed essenziale, basato solo sui contenuti. Un esempio concreto?
Per approfondire: usa LinkedIn Pulse per il personal branding
Perché scegliere un blog Medium
Molti professionisti hanno come punto di riferimento questo servizio. Non si tratta di un vero e proprio CMS come potrebbe essere WordPress.
Non c’è una vera e propria infrastruttura. Si tratta di un servizio gratuito che ricorda più la semplicità di LinkedIn Pulse. Ma cos’è Medium?
Una piattaforma per pubblicare contenuti online basati soprattutto sui testi. Nasce grazie a uno dei fondatori di Twitter, Evan Williams, come idea per andare oltre i 140 caratteri di questo social network. E ospita diversi nomi famosi. Come, ad esempio, Hillary Clinton o The Washington Post.
Questo giusto per fare un esempio pratico. E far riflettere su uno snodo: non si tratta di una piattaforma per dilettanti della comunicazione.
Anche perché se la usi bene puoi avere grandi vantaggi in termini di visibilità grazie alla community interna che può seguire i tuoi aggiornamenti. E poi, diciamo la verità: scrivere con questo editor, sfruttando solo la formattazione base, è veramente piacevole.
Medium Vs Blog: quale preferire
Dipende. Di sicuro non puoi ottenere grandi risultati in termini SEO da Medium, ma non è neanche una realtà completamente inutile dal per il posizionamento online su Google. Qualche soddisfazione te la puoi togliere nella serp ma i vantaggi sono altri. Ecco cosa suggerisce la mia esperienza:
- Semplicità d’uso.
- Pulizia della pagina.
- Attenzione alla leggibilità.
- Community interna.
Medium non ti dà possibilità di personalizzazione, ed è meglio così. La tua attenzione è concentrata sul contenuto. Hai una pagina bianca e un font nero, pochi titoli e altre opzioni semplici per inserire immagini o video.
Stop, il resto è farina del tuo sacco. Solo contenuto. Ed è così che puoi conquistare la community. Perché come ogni piattaforma di social blogging (come ad esempio Tumblr) puoi essere seguito e apprezzato da un pubblico interno. Non sei solo su Medium, ecco il suo punto di forza.
L’importanza del blog indipendente
Chiaramente, nella sfida con le piattaforme indipendenti, se usi Medium perdi qualcosa. Cosa scegliere? Quale preferire? Medium Vs Blog personale, magari creato con WordPress: quale vince? Se vuoi creare un progetto professionale hai la possibilità di sfruttare grandi vantaggi.
- Ottimizzazione SEO avanzata.
- Template personalizzato.
- UX pensata intorno a esigenze specifiche.
- Funzioni specifiche (tipo vendere online).
Questo ha un significato per il tuo lavoro, per il progetto che vuoi sfruttare? Non ci sono alternative, devi acquistare un dominio per attivare un blog indipendente, self-hosted, indicizzato e ottimizzato a dovere.
Per approfondire: 5 dettagli per migliorare il tuo calendario editoriale
Medium Vs Blog: tu cosa preferisci?
Io la vedo così: se non hai bisogno di farti trovare su Google e vuoi impostare il tuo lavoro solo sul personal branding all’interno della tua community puoi pensare a Medium. Che è ottimo per affiancare un blog personale o aziendale se hai bisogno di un luogo per le riflessioni.
Ma questa soluzione non può essere usata per rimpiazzare il lavoro di inbound marketing che si sviluppa grazie a una piattaforma indipendente.
La cosa da non fare assolutamente: usare Medium per ripubblicare per intero, o solo in parte, i contenuti che hai già inserito sul tuo progetto.
In questo caso la sfida Medium Vs Blog personale sarà una sconfitta per tutti a causa del continuo generarsi di contenuti duplicati. Sei d’accordo? Tu come userai queste piattaforme? Hai già preso una decisione?