La domanda è sempre la stessa: come valutare un piano editoriale sui social? Hai sfruttato tutte le leve necessarie per avere i risultati sperati, ci sono i video e anche le visual quote. Hai pensato anche agli user generated content e alla partecipazione del pubblico nelle discussioni online.
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ToggleSei coperto anche in caso di gestione della crisi con uno schema di azioni da mettere in campo per bloccare sul nascere le interazioni negative. Quindi? Quali sono i punti da osservare per capire se questo piano editoriale sui social sta dando i frutti sperati? Ecco una checklist da osservare.
Prima di iniziare: hai definito KPI e obiettivi?
Lo hai fatto? Non puoi arrivare alla fine del tuo percorso creativo per poi cercare una valutazione oggettiva del piano editoriale social. Prima di arrivare a questa conclusione bisogna stabilire degli obiettivi. Ma soprattutto devi sapere cosa monitorare per arrivare a una conclusione.
Cosa sono i KPI? Key Performance Indicator, vale a dire valori che ti consentono di definire se le tue attività si stanno muovendo nel modo giusto. Allora, hai definito questi snodi? Ecco i parametri per capire se il tuo piano editoriale social sta ottenendo dei risultati utili al tuo scopo.
Da leggere: come fare un calendario editoriale su Facebook
Clienti diretti o potenziali, prospect o lead
Andiamo al punto. Per capire se la tua attività di social media marketing sta avendo successo puoi iniziare a valutare il fatturato. Ovvero quanti clienti portano i social. Ovviamente questa metrica non arriva dal nulla, deve essere misurata in termini di contatti acquisiti (lead) o vendite.
Inutile perdere tempo: questo non avviene grazie ai contenuti informativi, alle visual quote e alle storie senza sponsorizzazione. Nel tuo piano editoriale social c’è una strategia di advertising?
Viene valutato anche il remarketing? Se la risposta è affermativa c’è qualche speranza di inserire tra i parametri del KPI marketing anche la monetizzazione: parametro importante ma non unico. Proprio come suggerisce questo storico articolo di Avinash Kaushik dedicato alle migliori metriche per definire l’attività di social media marketing. Da quale iniziamo?
Coinvolgimento degli utenti (engagement)
Una metrica che deve essere sempre tenuta come riferimento e che può essere considerata come una valutazione interessante per il tuo piano editoriale sui social network. Per avere un’idea chiara del successo (o dell’insuccesso) ottenuto dalla tua attività rispetto al coinvolgimento puoi usare il conversation rate. Vale a dire la media dei commenti ricevuti da ogni post. La formula:
Conversation Rate = numero di commenti per post
Ovviamente per avere una valutazione chiara del lavoro svolto puoi (anzi, devi) valutare anche il sentiment dei commenti. Vale a dire l’orientamento che traspare dalle parole: sono apprezzamenti o critiche? Hai ricevuto domande relative al prodotto o al servizio?
Supporto dedicato agli utenti online
Hai avuto modo di lavorare con il customer care service online? Ci sono stati commenti che hanno risolto problemi dei potenziali clienti? Hai ricevuto messaggi privati e hai risposto in breve tempo per risolvere problemi dei clienti? Questo è un ramo del Conversation Rate da valutare con attenzione. E da considerare come un valore aggiunto per il lavoro di brand building online.
Diffusione del brand e visibilità ottenuta
Come valutare piano editoriale sui social media? Un altro aspetto decisivo è quello legato alla possibilità di diffondere il proprio nome attraverso le condivisione dei contenuti. Quindi far conoscere a più persone il tuo nome. Qual è la formula per ottenere questa KPI?
Amplification Rate = numero di condivisioni per post.
Questo parametro è interessante da osservare perché consente di valutare l’interesse dei contenuti che pubblichi, la qualità dei lavori informativi nel tuo calendario editoriale social. Ma soprattutto ti consente di avere il polso della situazione rispetto alla viralità dei contenuti.
Come monitorare queste menzioni? Ci sono diversi tool che ti consentono di lavorare in questa direzione. Tra i migliori social media marketing tool puoi valutare l’uso quotidiano di Mention, Hootsuite, Tweetdeck e magari Buzzsumo per i lavori più completi e impegnativi.
Quindi non c’è spazio per vanity metrics?
Dipende. Per vanity metrics intendiamo quelle misurazioni che non hanno un reale valore in termini operativi. Sapere quante persone hanno acquistato grazie a una determinata sponsorizzazione è utile, sapere che un determinato tipo di visual consente di aumentare i commenti è utile. Ma è veramente importante aumentare il numero di Mi Piace di una pagina? E di un post?
Sono numeri che devono essere presi con le giuste attenzioni. Non come panacea per tutti i mali, quindi soluzioni utili per poter giustificare determinate azioni o investimenti. In sintesi, inutile lavorare per aumentare il numero di Mi Piace sulle foto di Instagram (che neanche si vedono).
Come valutare piano editoriale sui social
Non di certo contando Like, cuoricini, follower e Mi Piace. Anzi, con le novità introdotte su Instagram e relativi Like oscurati tutto diventa più difficile se ti limiti ai numeri di facciata.
Approfondire, questa è la parola d’ordine per capire come valutare un piano editoriale sui social. Sei d’accordo? Quali sono gli step che ritieni indispensabili per il tuo lavoro?