Quante volte dai piani alti di Google si consiglia di non rinnegare i link e di attuare la procedura di disavow solo in casi eccezionali? Ecco per Bing la situazione è diametralmente opposta.
La scorsa settimana si è tenuto a Seattle il SMX Advanced, una delle poche conferenze internazionali dedicata 100% alla formazione di marketing di ricerca d’élite e Frédéric Dubut del team di spam di Bing ha dato qualche dritta interessante che i SEO e i webmaster dovrebbero seguire attentamente.
Gli aggiornamenti e i core update di Google non devono mai essere considerati come un’azione volta alla penalizzazione, perché non hanno lo scopo di declassare, ma piuttosto di rendere visibile nelle prime posizioni della SERP quelle pagine che definisce essere le migliori per una singola query.
E qui ecco la prima grande differenza tra Google e Bing. Google utilizza un’azione che parte con una notizia informativa precedente all’uscita dell’update. Bing al contrario non pubblica nessuna notizia ufficiale né ufficiosa e soprattutto non pubblica le linee guida anti spam così come invece fa Google stesso.
Questo vuol dire avere un approccio diverso verso lo stesso risultato finale. Uno più informativo, rivolto più ai tecnici, l’altro, invece, rivolto di più alla user experience e alla felicità degli utenti, monitorando proprio il comportamento dell’utente.
Se centinaia di navigatori online abbandonano un sito web perché lo ritengono non interessante o ancor peggio perché ha contenuto spam Bing penalizzerà quel sito web.
Al contrario premierà tutti quei siti web ben fatti, con contenuto interessante e che forniscono un reale valore di contenuto e di informazione.
Tornando invece a ciò che ha detto Frédéric Dubut è certamente interessante una sua raccomandazione tecnica e specifica: raccomanda di utilizzare lo strumento di disavow link per assicurarsi di non avere collegamenti errati che danneggiano un sito web.
Eccoci quindi alla seconda grande differenza: Google dice sempre di più che non è necessario utilizzare lo strumento per rinnegare link mentre Bing invita all’utilizzo del disavow tool.
Bing sembra che abbia effettivamente battuto Google, almeno per questa volta, su uno dei temi SEO più dibattuti negli ultimi anni.
Sappiamo bene che quando parliamo di SEO Google fa da padrone, ma il “lancio” del Bing disavow tool ha colto di sorpresa un sacco di persone nella comunità internazionale.
Nella pagina ufficiale di Bing si spiega che si può utilizzare lo strumento disavow link per inviare pagine, directory o URL di dominio che potrebbero contenere collegamenti ad un sito web che sembrano “innaturali” o che sembrano provenire da siti spam o link di bassa qualità. Questa funzione può essere facilmente trovata nella sezione Configura il tuo sito all’interno del Bing webmaster tool.
Detto ciò, Google ha in qualche modo confermato che da Penguin 4.0 svaluta ma non penalizza più i link spam e che quindi non c’è alcun motivo algoritmico per usare il file di rinnegamento dei link.
Google ha anche spiegato nel corso degli anni che è ancora buon uso utilizzare il proprio Google disavow tool per le azioni manuali e le azioni preventive, ma di utilizzarlo solo ed unicamente nei casi di vero e urgente bisogno, come extrema ratio.
Bing, al contrario, consiglia, per avere delle ottime prestazioni dal proprio sito web, di rinnegare tutti i link non necessari, andando anche a rinnegare, proprio come ha detto Dubut, anche i link di bassa qualità.
[via seroundtable.com]