Quali sono le aziende che riescono a ottenere il massimo con il visual content marketing? Quando si definisce una strategia rispetto a questo tema c’è sempre bisogno di un confronto e dell’ispirazione che puoi trovare guardano il lavoro svolto dai migliori. Non ti sto parlando di rubare le idee altrui, questo mai. Ma è pur vero che da qualche parte bisogna iniziare l’opera.
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ToggleCome, ad esempio, dal fare qualcosa di diverso rispetto ai competitor. Lasciandosi però ispirare da chi ha l’illuminazione, il sacro fuoco della creatività sempre acceso. Puoi ottenere l’idea giusta se sai guardare con gli occhi della fantasia e dell’inventiva. E mai con sguardo rapace.
Insomma, lo storytelling con video e immagini non nasce da zero così come ogni attività di comunicazione. Ecco perché ho deciso di definire una lista di brand da cui prendere spunto per attivare una strategia di visual content marketing in grado di fare la differenza per il lavoro online.
Apple, uno stile che riconosci subito
Voglio iniziare con un grande nome della comunicazione visual. La marca in questione ha fatto dell’immagine e del video un punto di forza e potrei parlarti di tutte le campagne di visual storytelling natalizio che consente di riempire manuali di tecniche legate allo show, don’t tell.
Preferisco andare sul sito web e guardare le pagine. Cos’è il visual content marketing? Io me lo immagino così: una pagina che si sfoglia, con animazioni veloci e pensate per tutti i dispositivi.
Dove le immagini di qualità ti dicono tutto e si lasciano accompagnare da un copy potente. Ma anche da un buon lavoro di data storytelling: non è vero che i numeri sono inutili, li devi saper comunicare. E se impari a studiare siti come quelli della Apple tutto diventa più facile.
Da leggere: i KPI da osservare per fare content marketing
AirBnB e la forza del native advertising
Qualcosa di simile (ma di diverso anche) è stato fatto da una pubblicità organizzata da AirBnB. Si tratta di una pubblicazione sul New York Times di qualche anno fa: qualcosa di datato ma pur sempre valido se vogliamo parlare di esempi legati al Visual Content Marketing di un certo livello.
Perché mi ha colpito questo caso? Semplice, si tratta di un’opera in stile native advertising. È un branded content firmato e dichiarato, su una testata con grande visibilità, ma non un semplice articolo che (guarda caso) parla di temi vicini all’azienda elargendo qualche link
Questo è un mini-sito da navigare con animazioni, testi, immagini, statistiche, documenti e video. C’è anche una mappa che spiega e aiuta a comprendere l’argomento affrontato nel documento.
Il tema è quello dell’immigrazione che c’è stata negli Stati Uniti d’America dall’Europa. Qui trovi tutto ciò che serve per approfondire il tema? Forse no, ma il concetto di viaggio (caro ad AirBnB) viene affrontato con un Visual Content Marketing che dovrebbe fare scuola.
Tasty, mostra con facilità il food online
Ci sono mille modi di raccontare la cucina e un numero simile di esempi legati al mondo delle ricette. Ma in questa lista di brand a proprio agio con il content marketing visuale voglio inserire senza dubbio uno dei nomi più interessanti dal mio punto di vista: Tasty.
https://www.facebook.com/buzzfeedtasty/videos/2669766016609364/?v=2669766016609364
Costola di BuzzFeed, e quindi con una grande marcia in più, questo brand racconta sui social la preparazione di ricette semplici e gustose. Niente di nuovo, giusto? Ma il modo in cui viene raccontata la preparazione è un capolavoro di arte visual. Sei d’accordo? Guarda il video.
Games Of Throne: il video racconta il contorno
Ok, non vale: è un brand che ha risorse infinite e grandi professionisti al servizio. Verissimo, ma ti lascio un’idea: non devi copiare ma cogliere lo spunto. Non si tratta di fare gli stessi video di questo brand, scimmiottare sarebbe impossibile e inutile. Anche un po’ ridicolo, ecco.
Game of Thrones | Season 8 Episode 1 | Inside the Episode (HBO)
Go inside the Season 8 premiere.
Posted by Game of Thrones on Wednesday, April 17, 2019
Concentrati sullo scopo e guarda il backstage: ci sono le scene e le interviste. In un clima di grande attesa per le nuove puntate tutto questo è benzina sul fuoco. Ovviamente in chiave positiva.
Forse non otterrai un effetto simile, ma non è importante. Il messaggio è un altro: usa il visual per metterti in gioco in prima persona e mostrare il vero volto della tua azienda. Poi, guardando la pagina di GOT puoi scoprire anche un altro esempio di buon Visual Content Marketing.
C’è una condivisione del video pubblicato dalla Fender nel quale ci sono grandi musicisti rock, tra i quali Tom Morello e Scott Ian, che usano delle chitarre personalizzate dalla casa madre con simboli e nomi delle casate di Games Of Throne. Devi collaborare e creare sinergia anche con i video.
Il grande gioco di colori del brand Oreo
Chiaro, le cromie sono sempre importanti quando decidi di portare la tua marca online e fare un buon lavoro di web marketing. Ma negli uffici della Oreo hanno fatto uno sforzo di brand identity: il nero del biscotto e il bianco della crema diventano la base di partenza per presentarsi.
Poi tutto questo viene declinato attraverso il visual dei social network. Creare delle grafiche specifiche, basate proprio su questa combinazione, è il minimo. Per una realtà come Oreo, poi, tutto si trasforma in un lavoro di visual storytelling sempre articolato e ben strutturato.
È capace di abbracciare piattaforme differenti come Instagram, Facebook e Twitter. Ma lasciando lo stesso leit motiv: i colori dolci e soffusi che ricordano la soffice panna e con relativo biscotto.
Conosci altri brand da inserire nella lista?
Ce ne sono, è chiaro? Questo è un articolo che lancia l’idea: cerchiamo i migliori esempi di Visual Content Marketing per trarre spunto e avere buone idee da sviluppare. Ad esempio?
Iniziando a creare pagine web non basate solo su immagini e testo, ma includendo anche elementi di animazione e interazione. Lo stesso vale per i video che carichi su Facebook, Instagram e altri social network. L’impegno necessario sarà diverso ma anche il risultato, non credi?