Recentemente abbiamo parlato di come Google sia ormai decisa a pensionare la metrica “dimensione media” a partire dal prossimo settembre, introducendo al suo posto nuove e più dettagliate metriche legate alla posizione.
Proseguendo su questa strada, l’introduzione (forse più sottotono) della metrica “Quota clic” anche per le campagne in Rete Ricerca mira a fornire una più completa visibilità su come le campagne stiano performando rispetto al loro vero potenziale.
Cosa racconta esattamente?
Quota clic è sostanzialmente una percentuale. Una percentuale che descrive quanti clic il tuo annuncio sta ottenendo rispetto a quelli ipotizzati dalla piattaforma.
Facciamo un esempio: se il tuo annuncio, nel range temporale che hai scelto, è stato cliccato 50 volte e la piattaforma ritiene che dovresti aver ottenuto invece 100 clic (valutando la concorrenza in atto nel periodo e le azioni del target di destinazione su di essa) allora la Quota clic indicata sarà del 50%.
Piuttosto semplice, vero?
È questa una metrica legata alla concorrenza (tra le colonne personalizzate da aggiungere in tabella è questo il suo posto, infatti). Laddove “Quota Impressioni” mostra quanto sei efficace nell’essere visto, Quota clic racconta quanto sei efficace nel venire poi effettivamente cliccato. Una sorta, potremmo dire, di indicatore di opportunità di crescita per la tua campagna.
Disponibile a livello di Campagna, Gruppo di annunci, Annunci e naturalmente Parole Chiave, la metrica non è di per sé una vera novità. Già disponibile da anni per le sole campagne Shopping, è stata in questo ambito un utile sostituto proprio di “posizione media” (non applicabile in Shopping per sua stessa natura).
Insomma, se in Google Ads esistono da tempo diverse metriche utili per valutare se e come vieni visto – Quota Impressioni e QI perse (per ranking e budget, magari) o lo stesso CTR – allora Quota clic diventa interessante per identificare ulteriori spunti di miglioramento quali:
- l’introduzione di nuove estensioni di annuncio
- il controllo delle estensioni automatiche (che spesso rendono l’annuncio finale meno efficiente)
- il progressivo aumento del budget disponibile
- l’aumento del bid o l’introduzione di una diversa strategia di bid
- il perfezionamento del bid (per località, dayparting o dispositivo)
- il ritocco degli annunci per maggiore qualità e coerenza con la query
Inoltre una fluttuazione forte sulla Quota clic potrebbe indicare con più chiarezza un cambio di rotta nella percezione degli annunci da parte del target, come l’introduzione di un competitor con budget o bid maggiori, o più appetibili proposte commerciali sugli annunci.
Insomma, Quota clic si presenta in punta di piedi sulle campagne in Rete Ricerca, con tutte le carte in regola per diventare – soprattutto da settembre – uno dei migliori punti di analisi giornaliera per le nostre campagne.