Nuovo update in casa Google che quasi silenziosamente ha distribuito un nuovo aggiornamento al suo strumento PageSpeed Insights.
Possiamo certamente parlare del primo grande aggiornamento da gennaio 2018 quando Google ha iniziato a utilizzare i dati utente reali dal browser Chrome per misurare la velocità delle pagine di un sito web.
Il nuovo aggiornamento, come dicevamo, vede il pieno e totale utilizzo di Lighthouse, uno tra i più potenti strumenti automatizzati creati da Google, in grado di analizzare velocemente qualsiasi indirizzo URL e produrre dei report importanti per chi fa SEO ma vuole in primis ottimizzare il proprio sito web per i motori di ricerca.
Come sappiamo Lighthouse è suddiviso in 5 categorie principali (performance, seo, accessibilità, best practices e progressive web app) e da oggi PageSpeed Insights lo utilizza come motore di analisi incorporando nello strumento anche i dati sul campo forniti dal Chrome User Experience Report (CrUX).
Nelle note di rilascio della versione 5 possiamo leggere che “v5 of the PageSpeed Insights API was released in November 2018. It now uses Lighthouse as its analysis engine and also incorporates field data provided by the Chrome User Experience Report (CrUX). v5 of the API will now provide CrUX data and all of the Lighthouse audits. Previous versions of the PSI API will be deprecated in six months” a testimonianza, come dicevamo, dell’imminente aggiornamento avvenuto in queste ore.
Google aggiunge, inoltre, che”v5 ora utilizza Lighthouse come motore di analisi e incorpora anche i dati sul campo forniti da CrUX con la API v5 che fornirà oltre ai dati CrUX anche tutti gli audit di Lighthouse”.
Infine ci ricorda che le versioni precedenti dell’API PSI saranno abbandonate nei prossimi sei mesi.
Per chi non se lo ricordasse ecco come appariva la dashboard di PageSpeed Insights all’inizio di quest’anno:
Ecco invece come si presenta la nuova versione con i nuovi dati disponibili.
Come vedete il nuovo set di strumenti suddivide il report in diverse categorie, tra cui:
Field Data: utilizza il Chrome User Experience Report mostrando il First Contentful Paint (FCP) e il First Input Delay (FID).
Lab Data: Lighthouse analizza la pagina corrente emulando un dispositivo mobile con le metriche importante anche da First Contentful Paint, Speed Index, Time to Interactive, First Paintful Paint, First CPU Idle, Estimated Input Latency mostrando le schermate della simulazione
Opportunities: mostra i modi per migliorare le prestazioni della singola pagina sulla quale è stato fatto il test, comprese le aree dove sono presenti problemi indicando il perché tali problemi rallentano la pagina.
Diagnostics: fornisce un rapporto sulle prestazioni della tua applicazione come ad esempio l’utilizzo della cache, le dimensioni DOM, il payload, i JavaScript e molto altro.
Audit: questo report mostra come è stato svolto il lavoro di correzione sui vari audit tra cui Minify JavaScript, CSS, reindirizzamenti e molto altro ancora
Perché V5 PageSpeed Insights è importante?
Sembra scontato ma per molti SEO e webmaster alcuni tipi di metriche contano ancora poco. Rendere il un sito più veloce non è solo importante per garantire che venga posizionando bene in Google Search Speed Update, ma avera un sito veloce vuol dire migliorare l’esperienza dell’utente e i tassi di conversione.
Questo aggiornamento di PageSpeed Insights ha notevolmente migliorato i dati e le metriche per misurare la velocità della pagina. Offre agli analisti e non solo molte aree in cui si possono migliorare le pagine web e aumentare così la velocità di caricamento.
Un’ultima raccomandazione: come dicevamo l’API dello strumento PageSpeed Insights è stata aggiornata alla versione 5 e Google ha dichiarato che la versione 4 dell’API verrà ritirata a maggio 2019, quindi sarà necessario eseguire l’upgrade alla versione 5 il prima possibile.
[via searchengineland.com]