Social Media Strategy: 4 KPI da monitorare

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Quando lavori sulle KPI marketing indicator stai facendo qualcosa di decisivo per il tuo lavoro online. Infatti con questo acronimo si definiscono le chiavi di performance, vale a dire dei valori che racchiudono la qualità dell’operato svolto con i vari strumenti di promozione online.

La mia opinione? Senza KPI non si va avanti. Devi osservare i numeri utili per valutare ciò che hai fatto. Perché solo così puoi procedere nella direzione giusta e ottenere dei risultati validi. Il miglioramento è frutto del tentativo, ma con gli indicatori giusti puoi procedere verso ciò che fa la differenza. Ed evitare il caso. Non è forse questo il punto di svolta per la tua attività?

Questo vale per la SEO, il lavoro sulle email e, ovviamente, il social media marketing. Ecco, una domanda interessante: quali sono i punti cardine in questo settore? Cosa devi osservare e misurare? Ecco 4 KPI indicator che non devono mai mancare.

Attenzione a scegliere le giuste KPI

Esatto, ci sono dei punti da evitare con cura. Ad esempio quello di cadere nelle vanity metrics, vale a dire i valori che entusiasmano il nostro desiderio di ottenere grandi numeri ma poi non hanno alcun valore in termini commerciali. In realtà il concetto di KPI marketing indicator deve essere legato all’obiettivo di business e portare dei vantaggi concreti per la tua attività.

Detto in altre parole, inutile vantarsi per aver raggiunto un certo numero di fan se poi non si lavora intorno alle metriche che fanno la differenza. Quali sono? Io direi di partire dalla partizione base indicata da Avinash Kaushik che suggerisce 4 KPI che potrebbero essere condivisi da tutti.

Da leggere: come usare il social media listening

I tuoi utenti apprezzano ciò che fai?

Preferisco iniziare la lista dei possibili KPI sui social media con un passaggio semplice da osservare: l’applause rate. Vale a dire la capacità di ottenere metriche legate all’apprezzamento diretto, immediato. Vuoi sapere che cosa piace al tuo pubblico e cosa no, e non è un vezzo o un capriccio. Se osservi questa metrica solo per crogiolarti nei numeri stai commettendo un errore.

Ma se usi questo passaggio per valutare cosa desidera e apprezza il tuo pubblico puoi operare al meglio per gestire il calendario editoriale. Puntare solo alle cifre nude e crude può essere un errore, ma usarle per migliorare la content marketing strategy è cosa buona.

L’amplificazione dei tuoi contenuti

Il secondo punto da affrontare: la capacità di un contenuto pubblicato di raggiungere il maggior numero di utenti. Non sarà un obiettivo collegato direttamente alla vendita finale, ma è pur vero che questa è una delle necessità chiave per chi si occupa di social media marketing.

Come posso avere la giusta visibilità? Lavorando sulla qualità del contenuto, rendendolo più apprezzabile dalla mia audience. E fare in modo che raggiunga il maggior numero di persone.

Ciò avviene attraverso la capacità di farsi condividere. Più aumentano gli share e maggiore sarà la tua potenziale audience. È una prima metrica, forse ancora legata alla vanità del numero grezzo ma è sempre utile averla a disposizione per migliorare ciò che metti sulle varie bacheche.

Conversazione: coinvolgere il pubblico

Una delle KPI più interessanti è quella che riguarda la capacità di un post di attirare l’audience nel generare conversazioni. Perché i social sono questo, non lo dimenticare: un punto che consente all’azienda (o al professionista) di entrare in contatto con chi si trova dall’altra parte del monitor. In cosa consiste questo elemento? Ecco la formula applicabile a tutte le piattaforme social:

Conversation Rate = numero di commenti (o replies) per post

Il concetto del Cluetrain Manifesto: i mercati sono conversazioni. Perché non sfruttare questo punto e osservare con attenzione i dati che ti consentono di valutare cosa accade sui tuoi canali?

Metti sempre il Conversation Rate tra le metriche da osservare per capire, in media, quanti commenti ricevono le tue pubblicazioni e che capacità hanno di coinvolgere il pubblico: quale tone of voice funziona, che tipo di contenuto coinvolge, come e quando pubblicare i post e altro ancora.

Il valore economico della tua attività

Questa è la KPI marketing indicator più interessante della lista. O meglio, è quella diretta verso la necessità di misurare l’impatto in termini di business. D’altro canto ogni attività digitale deve essere rivolta verso quest’obiettivo e l’Economic Value è uno dei punti essenziali di questa lista.

KPI marketing
KPI Marketing: le conversioni contano sempre.

Conversation, Amplification, Applause Rate: tutto questo è interessante, gratificante e utile per migliorare la tua attività sui social. Alla fine vuoi individuare la presenza o meno di risvolti economici positivi rispetto alla tua attività. A questo punto è giusto lavorare su una precisazione: non tutto può essere ridotto ai risultati in termini di ritorno economico nudo e crudo.

I social si muovono su dinamiche complesse, e spesso il ROI si manifesta nel lungo periodo. Ad esempio grazie a un lavoro sul brand che posiziona il tuo nome in una community. Ma è anche giusto quantificare il valore economico creato tramite i social media. Ad esempio monitorando un aspetto decisivo in questi casi: le azioni che svolgono gli utenti che arrivano dai social.

Cosa monitorare per ottenere le migliori KPI

Due obiettivi diversi ma che fanno la differenza: lead e conversione di vendita. Vale a dire la capacità di un post di portare persone a iscriversi a una lista contatti o a svolgere un’azione votata all’acquisto di un bene o un servizio. Impossibile misurare tutto ciò? Dipende dagli strumenti.

Se punti su Facebook Ads e hai al tuo fianco un esperto di questo settore puoi fare tutto. E ottenere dati concreti rispetto alla capacità dei social di raggiungere ciò che ti serve veramente.

Per approfondire: come usare il copywriting su Facebook e Twitter

KPI marketing: cosa osservare sui social

Qui trovi una serie di passi decisivi per lavorare al meglio nel settore del social media marketing. Questo campo non può essere affrontato senza una valida riflessione sui numeri da osservare. Perché ignorando l’analisi dei dati è impossibile fare un lavoro di promozione online con i social.

Ma questo vale per qualsiasi altra strategia. Dal content all’inbound marketing, tutto passa attraverso la gestione attenta e ragionata delle KPI. Sei d’accordo?

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