Quando mi chiedono come usare Google Trends io cerco sempre di lavorare sul concetto di lungimiranza. Tutti vogliono posizionare una keyword in prima pagina e con una buona ottimizzazione SEO puoi farcela.
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ToggleLa vera domanda è: sarà veramente utile questo lavoro?
Dipende. E questa incertezza te la può sciogliere Google Trends, uno dei migliori SEO tool in circolazione. Con questo nome si cita una delle realtà più interessanti. Se non altro perché qui puoi pescare tra i dati ufficiali del motore di ricerca più famoso e utilizzato del web.
Non male, vero? Tutti gli esperti di web marketing sanno che è importante conoscere le opinioni e le necessità del pubblico. Perché in questo modo si possono creare i documenti giusti e scegliere i tempi che interessano veramente.
Ma come usare Google Trends per fare content marketing?
Video riassunto
Cos’è Google Trends e a cosa serve
Vuoi capire come sfruttare questo strumento per la tua attività di scrittura e creazione dei contenuti, ma prima devi partire da una definizione. Google Trends è un’applicazione online di Google che consente di capire come si muove nel tempo e nello spazio una query digitata sul motore.
Il primo grafico che appare nella pagina dei risultati è l’evoluzione temporale, e puoi gestire l’intervallo di tempo scavando nel passato. In qualche caso puoi avere delle previsioni a breve termine per il futuro. Tutto questo senza dimenticare la dislocazione geografica.
Con Google Trends puoi capire da quale angolo del globo arrivano le ricerche e ottenere delle indicazioni chiare sulle regioni che effettuano le varie query. Tutto questo non è sufficiente per il tuo lavoro? Per completare l’opera, hai dei box che lasciano indicazioni sulle query correlate.
Vale a dire le ricerche che vengono effettuate intorno a quella che ti interessa. Quindi, puoi ben capire quanto sia importante usare Google Trends nel miglior modo possibile. Ad esempio?
Da leggere: SEO, primo approccio alla search console
Capire il futuro di un argomento
Ci sono temi che devono essere affrontati a tutti i costi perché l’interesse del pubblico è in ascesa. Altri devono essere abbandonati perché nessuno ne parla più. Non puoi basare tutto su questi dati, dovresti fare sempre un confronto con volumi di ricerca e costo per click. Ma forse questo è il punto di partenza per capire se far entrare un topic nel calendario editoriale. O se è arrivato il momento di abbandonarlo.
Quando scrivere e pubblicare contenuti
Uno dei punti da sfruttare con Google Trends. Con questa realtà puoi capire qual è il momento giusto per pubblicare determinati contenuti. Questo passaggio può essere interessante per la gestione del blog aziendale, ma anche per gestire al meglio il calendario editoriale di Facebook.
In realtà questo aspetto può essere utile per l’organizzazione di qualsiasi attività legata alla pubblicazione di un contenuto. Sapere in che periodo dell’anno le persone sono interessate a un tema ti dà maggiori probabilità di trovare l’attenzione del pubblico. Raggiungendo i risultati.
Ad esempio, gestisci un blog di viaggi e vuoi scoprire qual è il momento giusto per pubblicare foto dedicate alla settimana bianca? Può essere utile sapere che le persone si interessano a questo topic sempre – e non scherzo quando dico sempre – nell’arco della prima metà di gennaio.
Gestione dei contenuti ridondanti
Google Trends ti dà la possibilità di capire se quello che stai affrontando è un tema ridondante. Vale a dire un topic che si ripropone in modo ciclico che quindi potresti riscrivere ogni anno.
Io, prima di gestire un tema sulle varie pubblicazioni del blog, faccio una ricerca su Google Trends per capire se l’anno prossimo dovrò affrontare di nuovo lo stesso argomento. In questo modo creo un post evergreen, capace di posizionarsi oggi e tra 365 giorni.
Il punto essenziale è l’URL: usa un permalink universale, senza data. Poi hai la possibilità di contestualizzare con tag title e meta description, puoi inserire la data per intercettare quell’intenzione di ricerca. Però usa sempre un indirizzo che non necessita di redirect. Certo, potresti scrivere un nuovo articolo l’anno successivo ma cosa succede al precedente?
Nessuno cercherà più (esempio) settimana bianca 2017. Quindi il post diventerà inutile: zero visite, solo peso per il crawler. Quindi io penso che sia cosa buona e giusta sfruttare Google Trends per capire se l’articolo che stai scrivendo sarà utilizzabile l’anno prossimo e stabilire nel calendario un aggiornamento di tutti questi post. Per comodità io li pianifico a gennaio.
Quale topic scegliere e affrontare
Quando hai un ventaglio di argomenti da gestire può essere difficile decidere. Come organizzare le pubblicazioni? Non è detto che si debbano escludere dei titoli, a volte basta solo ragionare in termini temporali. Come usare Google Trends in questi casi? Il confronto è interessante.
Con questa funzione puoi capire qual è il termine più cercato (in bassi a sinistra trovi la media) ma soprattutto puoi avere una stima di come deve organizzarsi il tuo lavoro di pianificazione dei titoli. E se hai già pubblicato qualcosa puoi lavorare su aggiornamenti dei post e ripubblicazione dei vecchi contenuti rinfrescati. Che è sempre una cosa buona per la tua strategia.
Targettizzare geograficamente i contenuti
Spesso scriviamo articoli pensando a un pubblico omogeneo, legato a un territorio Italia senza particolari conformazioni. In realtà Google Trends mostra il contrario: spesso le ricerche variano in base alle regioni. Quindi puoi sfruttare determinati risultati per caratterizzare il lavoro.
Ad esempio, lavorando sempre sulla query dedicata alla settimana bianca noti che c’è una grande attenzione nel centro del territorio italiano. Con una particolare nota sull’Umbria.
Cosa fare in questi casi? Scoprire qual è l’origine di queste ricerche, magari c’è una tradizione turistica sviluppata che puoi sfruttare a tuo favore. Intercettando correlate rispetto a dei tempi che possono migliorare il tuo lavoro editoriale.
Da leggere: kit del blogger, organizza la cassetta degli attrezzi per pubblicare
Come usare Google Trends secondo te?
Qui trovi una serie di indicazioni di base per sfruttare questo strumento come un professionista del settore digital. Ovviamente ci sono mille altre soluzioni per ottenere risultati positivi dai numeri e dai grafici. Come usare Google Trends secondo te? Lascia la tua opinione nei commenti.