Dopo una settimana dal lancio voluto da Microsoft Bing in America e molto presto anche in Italia si avrà un’ulteriore “scissione” nei risultati di ricerca effettuati da dispositivi mobili.
La notizia uscita lunedì scorso aveva da subito fatto rizzare le antenne a tutti i webmaster e SEO che utilizzano Bing Webmaster Tools per indicizzare correttamente i propri siti all’interno del motore di ricerca inventato da Microsoft, che sostituì, nel giugno 2009 il precedente Live Search.
Di Bing in Italia si parla sempre poco, vuoi forse perché gli utenti sono sempre abituati ad utilizzare solo Google, vuoi perché si ritiene, erroneamente, il prodotto Microsoft un prodotto di nicchia.
In verità basterebbe pensare che in moltissimi computer assemblati e smartphone si trova istallato e pronto all’uso Bing per capire quanto il secondo motore di ricerca in America e in Europa non dovrebbe mai essere sottovalutato, soprattutto per chi opera come SEO.
I numeri sono certamente a solo vantaggio di Google, basti pensare che a fine 2017 Bing veniva recensito con una diffusione globale dell’8.82%.
Poi la notizia di pochi mesi fa quando il 12 giugno 2018 Microsoft annunciò il supporto alle pagine AMP e l’ufficialità dell’inizio delle nuove scansioni lo scorso 17 settembre come riporta nel comunicato ufficiale Fabrice Canel, Principal Program Manager di Microsoft Bing.
Nel comunicato pubblicato sul blog di Bing si legge che “In 2016, Bing joined the Accelerated Mobile Pages (AMP for short) open-source effort to help you “find” and “do” searches faster, regardless of where you are and on any device when you are looking for informaiton. Today, we are pleased to announce the release of Bing AMP viewer and Bing AMP Cache enabling AMP-enabled web pages to work directly from Bing’s mobile search results allowing Bing to provide faster mobile experiences to Bing users”.
Fabrice Canel è entusiasta e nel comunicato stampa ufficiale l’emozione si percepisce a pieno, soprattutto quando di annuncia il rilascio di Bing AMP viewer e Bing AMP Cache che consente alle pagine web abilitate AMP di lavorare direttamente dai risultati di ricerca mobile di Bing, consentendo a Bing di fornire esperienze mobili più veloci agli utenti di Bing.
Come dicevamo lunedì 17 è iniziata la prima fase del lancio globale con un continuo e graduale il roll out su tutti i siti che integrano quello che in origine fu il progetto lanciato da Google per favorire la velocità di caricamento delle pagine da dispositivi mobili.
Come sempre l’operazione è partita dall’America e pian piano si estenderà a tutto il mondo. Oggi negli Stati Uniti è già possibile provare dal proprio dispositivo mobile l’acceleratore facendo le proprie ricerche direttamente da www.bing.com e leggendo i risultati “velocizzati” toccando direttamente l’icona AMP .
Il nuovo protocollo memorizza in cache i risultati ottenuti fornendo però delle User Experience più rapide per mobile.
Fabrice Canel, infine, ci ricorda che per abilitare i contenuti AMP pubblicati all’interno di Bing, è necessario consentire al Bingbot di recuperare i contenuti AMP e consentire la condivisione delle risorse di origine incrociata (CORS) per il dominio bing-amp.com.
La maggior parte dei siti abilitati AMP e degli inserzionisti hanno già autorizzato la condivisione CORS per il dominio ampproject.org, ma ora è necessario che anche bing-amp.com venga inserito nell’elenco consentito.
[via blogs.bing.com]