Le notifiche push rappresentano una risorsa imprescindibile per chi si occupa di contenuti e, in generale, per chi ha deciso di ottenere buoni risultati dalla propria attività di web marketing.
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ToggleSto esagerando? Forse, però ti dico questo: oggi è importante mantenere il pubblico coeso e compatto intorno alla propria attività. Devi lavorare per formare una community e fare in modo che le persone tornino sempre sulle tue pagine. Anche quando abbandonano il sito.
Il problema si risolve in modi diversi. Un tempo bastava il feed rss, poi questo meccanismo ha lasciato (non definitivamente) spazio ai social network. Che però possono diventare dispersivi se non si opera con le sponsorizzazioni e strade specifiche come remarketing, da sfruttare soprattutto per i prodotti commerciali e recuperare i clienti che abbandonano il carrello dell’ecommerce.
Poi ci sono le newsletter, sempre un buon modo per recuperare i contatti che desiderano ricevere le tue comunicazioni. Così un buon lavoro di email marketing può diventare la soluzione per inviare offerte, sconti, promozioni e link utili. Tra i quali i titoli di un blog.
Ma questa è solo una delle tante possibilità, che però sembrano un po’ dispersive. Mentre le notifiche push vanno dirette sul punto. Non credi? Approfondiamo insieme questo argomento.
Cosa sono e a cosa servono le notifiche push
Con questo termine si intendono le tecnologie che consentono di inviare sui vari dispositivi degli avvisi differenti, con o senza elemento sonoro per attirare l’attenzione. Quindi, in linea di massima, si tratta di un sistema per avvisare il pubblico che c’è qualcosa di nuovo da approfondire:
- Articolo.
- Offerta.
- Prodotto.
- Notizia.
Il concetto potrebbe trarre in inganno perché richiama la pubblicità vecchio stile, quella che spinge le interruzioni (banner, slogan, cartelloni, volantini…) verso persone disinteressate. Questo tipo di advertising ottiene dei risultati non sempre degni di nota. Ma le notifiche push sono altro.
Permission Marketing is just like dating. It turns strangers into friends and friends into lifetime customers. Many of the rules of dating apply, and so do many of the benefits.
Il concetto lo puoi trovare nel libro di Seth Godin, Permission Marketing. Qui trovi la soluzione al concetto di notifica push: non devi più imporre la tua presenza ma chiedere il permesso di comunicare. Se l’interruzione è interessante per l’utente, attivata volontariamente, rispettosa dei suoi ritmi, gestibile in qualsiasi momento smette di essere un fastidio e diventa una risorsa.
Per approfondire: come aggiungere la notifica blu di Instagram
Le caratteristiche di una notifica push efficace
Le ho appena elencate ma è giusto dare più idee. Perché è vero che questo equilibrio si basa sul fatto che ci sia la volontà da parte dell’utente, ma non sempre le scelte sono lineari.
Le offerte possono diventare dei tarli per chi vuole solo leggere buoni contenuti. Allora, quali sono le regole da rispettare per integrare le notifiche push nella tua strategia di web marketing?
Coerente con gusti e abitudini
Hai deciso di aggiungere le notifiche push sul tuo sito web proponendo aggiornamenti approfonditi, dedicati all’argomento centrale del progetto. Poi, all’improvviso, decidi di sfruttare la lista di iscritti per promuovere quel link affiliato. E magari il tema è al limite, interessa a pochi.
Ecco, sai cosa stai facendo? Questo è il modo migliore per far scappare gli utenti. Altro aspetto rilevante: la frequenza delle notifiche. Anche se l’argomento è interessante, non puoi annoiare gli individui con continui richiami: valuta con cura questo aspetto, può fare la differenza.
Niente trucchi sull’iscrizione
Il vero problema: sai quante persone si ritrovano iscritte alle notifiche push senza alcun preavviso? Questo ha un nome specifico che forse già conosci: spam. Vale a dire invio di messaggi off topic e senza permesso. Permetti alle persone di scegliere se ricevere aggiornamenti o meno.
E consenti di abbandonare la lista se, per caso, cambiano gli aggiornamenti o i gusti. O se magari sei diventato inopportuno con la tua attività. Insomma, devi dare alle persone la possibilità di scegliere. E se usi le principali applicazioni di notifiche push queste soluzioni sono assicurate.
Come aggiungere notifiche su blog o sito
Partiamo dal presupposto che le notifiche web possono essere di diverso tipo, ma tutte hanno come obiettivo la comparsa di un banner su desktop o smartphone (Android e iOS, non fa differenza) per comunicare all’utente qualcosa, di solito un link da notificare o un’informazione. Rispetto al discorso web marketing la soluzione migliore è quella che ti consente di:
- Importare i feed delle comunicazioni, tipo del blog.
- Inviare una comunicazione personalizzata.
Per fare questo hai bisogno di servizi di notifiche web capace di personalizzare al massimo il lavoro. Io preferisco Onesignal, perfetto per chi lavora con i principali CMS.
Se operi con WordPress puoi sfruttare la comodità del plugin ufficiale: una volta creato il profilo basta l’estensione per attivare il simbolo sul sito che consente al pubblico di iscriversi.
L’aspetto più interessante di questo elemento è la semplicità: non devi avere grandi competenze per riuscire a inviare messaggi personalizzati con la semplice pubblicazione. Inoltre nell’editor WordPress hai una spunta: per i nuovi post l’invio è automatico, ma se aggiorni un articolo puoi forzare la notifica push. Un buon modo per aumentare le visite con un click.
Non solo Onesignal: c’è il grande Pushcrew
Altro servizio molto famoso tra blogger ed esperti di web marketing: Pushcrew, una combinazione di servizi perfetta per chi fa semplice attività di blogging ma anche per chi cerca un invio più raffinato. Ad esempio con questo tool avanzato puoi arricchire le note con informazioni extra.
Oppure puoi segmentare, inviare la notifica push solo a un determinato filone del pubblico. In modo da essere più preciso, efficace e utile. Limitando al massimo la noia delle notifiche online.
Per organizzare una buona notifica e integrarla nella tua strategia di content marketing hai bisogno di tempo ed esperienza. Ti dico questo: inizia a lavorare sodo con questi strumenti e cerca di individuare gli obiettivi che vuoi ottenere. Ricorda che ogni utility può diventare inutile se non viene usata per raggiungere qualcosa di concreto. Non basta esserci e avere i tool giusti, devi contestualizzare.
Per approfondire: quando SEO e inbound marketing lavorano insieme
Stai usando le notifiche dirette agli utenti?
Le notifiche push hanno questo compito: raggiungere le persone nel momento in cui hanno deciso di aprire una porta nei tuoi confronti. Anche se rappresentano un’interruzione del flusso si integrano con l’idea di inbound marketing dato che è il singolo a dare il permesso di disturbare.
Tu hai già deciso di muoverti in questa direzione? Stai sfruttando la possibilità di raggiungere le persone giuste sul proprio schermo? Lascia la tua esperienza nei commenti.