Da oggi tutti coloro che hanno paura di inserire nel proprio sito link alle media mention possono dormire sonni tranquilli.
A dirlo ancora una volta è Google sempre nella persona di John Mueller il quale sfata uno dei tanti falsi miti della SEO.
Quello che ultimamente percepiamo sempre di più sia nella comunità SEO internazionale che italiana è che la Search Engine Optimization stia attraversando un periodo di stanca, sempre più ancorata a vecchi schemi tecnici e mentali che, ormai, da anni sono ampiamente superati.
Se la Search Engine Optimization racchiude in sé tutte quelle attività volte a migliorare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca, sempre di più bisognerebbe pensare alla SEO come un complesso di attività diverse volte non solo alla visibilità ma anche alla user experience e soprattutto alla fruizione dei contenuti da parte degli utenti.
Ormai essere primi assoluti nei motori di ricerca è sempre più difficile, permetteteci di dire che è anche dispendioso e poco utile, soprattutto se l’utente che atterra sul sito meglio posizionato non trova nessun contenuto utile alla ricerca che sta facendo.
Ecco perché Content is the King è e rimarrà per sempre il punto focale di ogni progetto on-line che si rispetti.
Ed ecco perché ben vengano all’interno del sito le proprie media mention, fosse solo (lasciamo da parte per un momento l’intero contenuto pubblicato) per far capire all’utente cosa pensano gli altri utenti di noi.
Anche Barry Schwartz in un articolo pubblicato sul suo blog (link a fondo pagina) apre con l’incipit “There is so much paranoia around linking in the SEO community”.
Ed è esattamente ciò che abbiamo appena detto, c’è talmente tanta paranoia nella comunità SEO quando parliamo di link che spesso nei botta e risposta su Twitter leggiamo di alcune domande che sembrano fin troppo esagerate.
Proprio in un ginguettio di questi giorni un utente di Twitter chiede a John Mueller se quando si crea una pagina che mostra le media mention del proprio progetto on-line con link diretto alla fonte Google si “arrabbia” oppure no.
L’utente Josh Rubin alias @creativecalif scrive: “Hey @JohnMu – if I were to create a page linking to all my media mentions, would the accidental side effect be that I make it seem like they were all reciprocal link exchanges and trigger a potential penalty or devalue both my page and those news pages?”
@JohnMu risponde: “I don’t see a problem with that – it’s kinda natural to do that, lots of sites are proud of their media mentions and are keen on pointing them out”.
La rispota del Senior Webmaster Trends Analyst di Google è molto chiara: “Non vedo nessun problema con questo, è naturale farlo, molti siti sono orgogliosi delle loro citazioni sui media e sono desiderosi di indicarle”.
L’utente ha continuato chiedendo se era meglio utilizzare link nofollow per quei collegamenti.
Ancora una volta John Mueller risponde che “puoi, se vuoi essere super sicuro, ma di nuovo, non me ne preoccuperei”.
[via seroundtable.com]