Valutare la qualità di un sito web è un passaggio centrale per chi si occupa di marketing. In realtà si tratta di un’opera che abbraccia diverse sfumature della professione, non solo chi crea materialmente il prodotto e vuole avere una sicurezza in più una volta che ha messo online il blog.
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ToggleIl controllo di ciò che hai pubblicato è importante perché devi sempre dare all’utente il miglior risultato possibile. Ma devi essere in grado di valutare la qualità di un sito web per lavorare bene con la creazione dei contenuti. Ad esempio quando citi le fonti con link in uscita: sei sicuro di aver inserito dei collegamenti ipertestuali validi? A chi stai regalando i tuoi (preziosi) link?
Questo percorso diventa utile quando lavori con i guest post, una fonte di link in entrata a patto che il blog si qualifichi come un lavoro degno di attenzione. Sei sicuro che sia così? Cosa puoi sapere sulla storia di questo progetto? Ti lascio una checklist universale.
Inizia con l’operatore Google site:
Il primo controllo per avere un’idea della qualità generale di un progetto web, che sia il mio o quello di un competitor non fa differenza, chiama in causa l’operatore di ricerca site: su Google.
Questo comando forza il software di Mountain View all’interno del sito in questione, restituendo le pagine indicizzate secondo un ordine di pertinenza. In questo modo posso capire:
- Quante pagine Google ha indicizzato e avere un’idea dell’attività content.
- Quale struttura è stata data per organizzare i contenuti.
Di regola il primo snippet dovrebbe essere la home page. Subito dopo dovrebbero apparire le risorse più linkate all’interno del sito, vale a dire le pagine del menu di navigazione.
Con questa utility puoi valutare l’operato su tag title e meta description, e capire in che modo è stata impostata l’attività SEO on-page. Se vedi questi meta tag Google curati e dedicati con cognizione di causa a ogni pagina puoi dare un giudizio positivo al lavoro svolto.
Per approfondire: come ottimizzare il tag title per la SEO
Cerca pagine con termini spam
I CMS e i plugin, ma anche i temi WordPress, lasciano porte aperte a chi ha brutte intenzioni nei tuoi confronti. Di conseguenza c’è il rischio di avere pagine bucate con termini spam che fanno da anchor text a link sconvenienti. Questo può essere un vero problema che si risolve così:
site:http://www.miodominio.it "parola chiave"
Questa soluzione, che chiama in causa sempre l’operatore site: ti permette di cercare all’interno di quel sito le pagine che contengono una determinata keyword. Fai ricorso alla tua fantasia, sfrutta i termini spam che conosci e risolvi subito il problema se trovi qualche anomalia.
User experience: è sempre rispettata?
Se vuoi valutare la qualità del sito web devi fare subito 5 verifiche importanti che oggi possono fare la differenza sia in termini di ottimizzazione SEO che per migliorare la soddisfazione dell’utente nel momento in cui atterra sulla tua pagina. Sto parlando di step imprescindibili come:
- Velocità di caricamento della pagina web in 3 e 4G.
- Ottimizzazione per i dispositivi mobile e smart TV.
- Leggibilità del font e dei paragrafi su tutti i browser.
- Presenza o assenza di pubblicità invadente e numerosa.
- HTTPS sulle pagine web, evitando contenuti misti.
Le persone atterrano sulle tue pagine e vogliono che la risorsa si carichi subito, si veda bene dallo smartphone e non metta a repentaglio i dati personali. Preferiscono leggere bene il contenuto grazie a font grande e paragrafi brevi, amano le liste puntate per definire i punti di un elenco.
Non è finita qui, ovvio. Gli utenti si affidano agli H2 per capire cosa stai per affrontare e ai menu interni per muoversi da un punto all’altro. Le immagini possono aiutare ad approfondire, mentre le pubblicità invadenti diventano un parametro negativo quando valuti la qualità di un sito.
Usa i SEO tool base e avanzati
Ci sono una marea di strumenti SEO per valutare la qualità di un sito web. Quelli che possono fare la differenza rispondono ai nomi di Semrush e Seozoom che ti danno la possibilità di consultare uno storico delle potenziali visite e delle keyword che si posizionano sul motore di ricerca. Senza dimenticare l’analisi del profilo link, aspetto decisivo per valutare la qualità di un sito web.
Screaming Frog è decisivo per avere una valutazione strutturale di un sito, come la presenza dei tag alt nelle immagini e altri dettagli relativi a link rotti, meta tag Google, canonical e pagine 404. Io però consiglio di dare uno sguardo ad archive.org, lo conosci?
È il sito web che si trasforma in macchina del tempo per dare uno sguardo a ciò che è stato un dominio in passato. Così puoi capire se ci sono state esperienze imbarazzanti su quel dominio.
Lavora sull’autorevolezza del sito
Qual è il concetto da sfruttare? Valutare la qualità del sito vuol dire muoversi sulle linee guida che Google ha più volte ricordato attraverso l’acronimo EAT: ogni pagina web importante dovrebbe traspirare expertise, authoritativeness, trustworthiness. Che si possono tradurre con i termini:
- Competenza.
- Autorevolezza
- Affidabilità
Portando quest’ottica non solo sulla singola pagina web ma su ciò che riguarda il tuo sito online io lavoro su punti chiari che mettono in primo piano il concetto di fiducia nei confronti del brand. Cosa ti consente di guardare un sito web e affidarti alle sue informazioni?
Le pagine about me e contatti ci sono
Io mi fido dei siti web che mettono in primo piano l’identità del gruppo, del team. O della persona che si trova dietro a un progetto. Se non c’è questo elemento, la pagina chi siamo/chi sono, le mie antenne si alzano. E captano segnali negativi che si accentuano nel momento in cui la pagina Contatti viene mancata. Non funziona così: devi metter in primo piano la tua identità.
C’è una firma dietro agli articoli del blog
Ancora capita di leggere qualche opinione contraria a questo passaggio. Ormai ignoro i motivi che potrebbero spingere a non firmare gli articoli, ma ti dico questo: perché dovrei fidarmi?
https://www.youtube.com/watch?v=4DfZoCUIhOg
Perché seguire un’opinione o un approfondimento senza sapere se la persona che ha scritto l’articolo sia ferrata sulla materia? Forse stai leggendo quest’articolo perché hai letto il mio nome, o forse no. In ogni caso dalla bio alla fine del post puoi capire che ho le competenze giuste.
Rispetta sempre il tuo pubblico
Ti occupi di informazioni generaliste? Puoi parlare di tutto e lo fai organizzando i contenuti in tassonomie. Mettendo in risalto la presenza di eventuali elementi per capire se un post è a pagamento. Ti concentri su una nicchia? Lavori su quei contenuti, e lo fai senza sforare con i topic per catturare un po’ di traffico in più. Lavora per il tuo target, non per fare massa.
Anche qui vale la regola della correttezza: non far passare contenuti a pagamento come scelte editoriali, la qualità del sito ne risente. Devi sempre indicare il rapporto con i clienti.
Da leggere: 9 errori relativi all’user experience da evitare
Vuoi valutare la qualità di un sito web
Fare l’analisi di un sito web per valutarne la qualità è un lavoro decisivo per chi si occupa di digital marketing. Non puoi prescindere da criteri come quelli che ho elencato, o almeno questa è la mia opinione personale. Il sito internet ha bisogno di parametri chiari e li deve mettere in bella vista per far sentire la tua voce. Sei d’accordo? Vuoi aggiungere qualcosa a questa lista?