Primo approccio alla Search Console: 5 semplici consigli SEO per chi inizia oggi

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La Search Console di Google è amica di ogni esperto SEO che si rispetti. Non posso fidarmi di chi pensa di poter svolgere un buon lavoro online, su un blog o un sito web, senza il contributo di questo strumento.

Uno strumento che ti dà la possibilità di analizzare un determinato progetto in ogni aspetto, e di migliorarlo seguendo istruzioni e consigli. Ma anche suggerimenti e avvisi per scongiurare problemi che potrebbero minare la bontà del lavoro. Non a caso la Search Console di Google è il punto di riferimento per gestire la comunicazione delle penalizzazioni manuali. Che corrisponde a uno dei momenti più delicati.

La vastità del lavoro da svolgere in questo mondo è infinita, ma ci sono due o tre passaggi indispensabili che devi mettere in pratica subito. Ecco cosa fare sulla Search Console appena apri un sito o inizi a pubblicare.

Per approfondire: corso per imparare a usare Google Search Console

Aggiungi la sitemap.xml del blog

Spesso la buona ottimizzazione SEO passa da azioni semplici. Primo punto da prendere in considerazione quando ti iscrivi alla Search Console: comunica la sitemap.xml del tuo lavoro nella sezione dedicata. Basta andare nella home di questo strumento, cliccare sulla voce sitemap e aggiungere il permalink del file .xml nella sezione specifica.

Con quest’operazione comunichi a Google un elenco delle pubblicazioni che semplificherà l’indicizzazione, un passaggio che permette al motore di ricerca di inserire le tue pagine web nell’archivio delle risorse da restituire al pubblico per determinate query. Ci possono essere sitemap specifiche per diversi contenuti.

Ad esempio per i video, o per funzioni specifiche del motore di ricerca (penso a Google News). In ogni caso devi comunicare al motore di ricerca l’URL della risorsa principale. E lo puoi fare grazie alla Search Console.

Scopri i contenuti che si posizionano meglio

Certo, ci sono dei SEO tool che possono fare la differenza quando decidi di fare sul serio. Ma all’inizio hai bisogno di una semplice indicazione sulla bontà del lavoro che stai strutturando. Come faccio a vedere le keyword che mi portano più traffico?  E come scopro la posizione nelle pagine di Google?

Le informazioni si trovano nella Search Console. Qui c’è una finestra dedicata alle analisi di ricerca che ti indica le query che hanno portato più traffico e la posizione media delle pagine. A cosa serve questo? Leggi il prossimo paragrafo e scopri come usare la Search Console di Google come un professionista.

Migliora il CTR con l’analisi delle ricerche

Uno dei passaggi decisivi per un web writer come me. La già citata area delle analisi di ricerca offre un confronto chiaro tra click sui risultati nella serp e impressioni. Vale a dire tutte le volte che un determinato snippet è apparso nelle serp. Perché fare ciò? Per ottimizzare il CTR, il click through rate.

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La schermata relativa all’analisi delle ricerche.

Ovvero la percentuale che sintetizza la capacità di un risultato di farsi cliccare. Il tuo compito? Individuare i risultati che si posizionano bene (1, 2, 3 slot della serp) e che hanno un basso CTR. A questo punto puoi intervenire sulla meta description per creare un copy interessante e persuasivo. Stesso discorso per il tag title?

Sì, ma attenzione a cosa muovi in quest’ultimo caso. Il motivo è semplice: qui c’è il rischio di perdere qualche posizione perché il tag title influenza il ranking. In ogni caso qui si esprime la vera arte del SEO copywriting.

Individua i problemi con errore 404

Questo accade quando non conosci bene le regole del gioco: c’è qualcosa che non ti piace e la cambi, o la cancelli. Senza pensare alle conseguenze. Quindi, hai creato un pasticcio con tag e categorie? Hai pubblicato un articolo per sbaglio? C’è quella pagina che è andata online ma la vuoi cancellare? Via, elimina.

Ma è indolore questo? No, cambiando URL si creano errori 404. Google prima vedeva quella risorsa e ora non più, quindi nella Search Console avvisa il bravo webmaster che deve prendere una decisione.

Devi correggere o meno l’errore in questione? Partendo dal presupposto che la presenza di una mancata di 404 non è la fine del mondo, e che potrebbero coesistere senza dare fastidio alla struttura del sito web, potrebbe essere utile fare un redirect 301. In altre parole un reindirizzamento per Google e per le persone.

Questo è utile se la risorsa cancellata riceveva molte visite, aveva un buon posizionamento su Google o dei link in ingresso. In questi casi le indicazioni della Search Console sono preziose, qui puoi scoprire i vari errori e le pagine dalle quali arrivano i link. Una volta valutata la necessità di intervenire puoi modificare il file htaccess per aggiungere un redirect. Hai paura di far danni? Io uso il plugin Redirection, estensione WordPress semplice e immediata per gestire i redirect senza toccare una riga di codice.

Gestisci i link interni del tuo blog

Sai bene che i link interni sono una risorsa imprescindibile del posizionamento e dell’ottimizzazione on page. Attraverso questi collegamenti puoi suggerire a Google le risorse più importanti, e veicolare l’attenzione da un punto all’altro del tuo progetto online.

Come lavorare in questi casi? La risposta è semplice: devi creare un discorso coerente tra la pagina che vuoi posizionare e i link interni che inserisci. Non puoi spingere su un lavoro attraverso il SEO copywriting e la link building esterna ma remare contro con l’ottimizzazione dei collegamenti interni.

Ciò che è più importante per te dovrebbe ricevere il maggior numero di link. Quindi la risorsa dedicata alle menzioni interne può aiutarti a verificare prima questo parametro, inoltre puoi individuare eventuali conflitti tra due risorse simili. Vuoi posizionare una pagina web con la keyword “content marketing” e mettere i link interni verso questa risorsa?

Con il tool messo a disposizione da Google puoi scoprire se ci sono pagine affini che hanno ricevuto link interni, così puoi toglierli e riposizionarli verso la pagina sulla quale stai puntando.

Da leggere: i controlli SEO che si dovrebbero fare

Google Search Console: la tua opinione

Hai già iniziato a lavorare con la Search Console di Google? Spero di sì, non puoi fare a meno di questo strumento se vuoi fare sul serio e ottenere dei buoni risultati con il tuo blog o il sito web. Che sia una normale attività di monitoraggio o una strategia SEO da mettere in pratica non fa differenza.

Questa piattaforma è perfetta per le tue esigenze. Anche per chi ha iniziato da poco e vuole tenere sotto controllo piccoli problemi e occasioni per posizionarsi meglio. Tu lavori in questa direzione? Cosa fai con la Search Console?

PS: se hai trovato utile questo post e vuoi saperne ancora di più, prova gratis Studio Samo Pro, la nostra piattaforma con oltre 200 corsi pratici.

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