Questo articolo è dedicato non a chi gestisce un gruppo Facebook ma a chi li usa ogni giorno per cercare soluzioni per la propria attività, condividere contenuti e, perché no, promuovere il proprio nome o l’attività svolta sul blog. Perché la verità è questa: le community possono essere usate in modo funzionale.
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ToggleIn un gruppo Facebook si riuniscono persone, più o meno profilate, che condividono l’interesse per un determinato argomento. Quindi puoi usare questo spazio per interrogare un pubblico attento alle tue richieste, e creare relazioni che potrebbero essere un sostegno per il tuo lavoro. E non sto scherzando.
Questo passaggio, però, rischia di trasformare i gruppi Facebook in arene scatenate: da strumenti a luoghi infausti dai quali scappare. Non è così, c’è un galateo dei social che puoi usare per risolvere ogni questione. E sfruttare le community in modo virtuoso, senza cadere nei tranelli dello spam e del flame.
Leggi sempre le regole del gruppo
Questo è il punto di partenza: quando inizi la tua attività sulla community devi sempre leggere le regole della community. Di solito il file si trova nella parte alta della pagina, o magari è un post messo in evidenza con del testo. A volte puoi trovare un video con il proprietario del progetto che esprime i punti.
In ogni caso, a prescindere dalla formula usata per definire i passaggi, devi iniziare la tua attività in una community dopo aver appreso, compreso e assimilato le regole del gioco. Perché potresti infrangere le linee guida senza volerlo, magari la prima volta non è un problema perché i moderatori avvisano sempre prima di prendere provvedimenti. Ma perché iniziare con il piede sbagliato? Bastano 5 minuti per avere un quadro chiaro.
Da leggere: i gruppi Facebook servono per fare blogging?
Prima di chiedere cerca nelle conversazioni
I gruppi di Facebook non brillano per User Experience (opinione personale) però hanno uno strumento indispensabile per semplificare la tua vita online: la ricerca. Il form si trova nella colonna a sinistra, e permette di fare una cosa molto semplice: trovare ciò che è già stato pubblicato nel gruppo. Se hai un dubbio o un problema, prima di creare una nuova discussione, cerca in quelle precedenti. Così risparmi tempo e, nel caso, alimenti discussioni già attive che richiamano l’attenzione del pubblico.
Punta sulla chiarezza massima
Cosa succede se usi ironia, sarcasmo, doppi sensi, modi di dire e informazioni incomplete? Le persone non capiscono, magari lasciano commenti di sfida, la conversazione non si arricchisce e si trasforma in una rissa. Questo devi evitare: la comunicazione incompleta e poco attenta alle necessità del pubblico.
Non partire dal presupposto che gli altri devono capire la tua espressione: forse sei stato poco chiaro. O forse la comunicazione mediata dal computer non permette di cogliere ironia e buoni propositi. Di conseguenza la tua comunicazione nei gruppi Facebook deve essere semplice e lineare. D’altro canto le tue reazioni non devono essere esuberanti: chiedi spiegazioni, non lasciare commenti offensivi, dai sempre la possibilità alle persone che ti circondano di chiarire intenti, bisogni e necessità.
Usa gli hashtag con cura
Non tutti i gruppi impongono l’uso degli hashtag, altri suggeriscono nelle linee guida cosa fare in determinate situazioni. In ogni caso queste parole con il cancelletto consentono di semplificare la vita del pubblico, e di riunire in un’unica pagina risorse che affrontano lo stesso tema. Inserisci gli hashtag con cura, non creare elenchi infiniti di parole: due possono bastare. Gli hashtag devono fare ordine e catalogare.
Non condividere link commerciali
Qui entriamo in un percorso spinoso, direi in un campo minato. Spesso i gruppi Facebook permettono di pubblicare i link al proprio blog. Di conseguenza ti senti autorizzato a fare qualsiasi cosa, anche a condividere contenuti commerciali. Come, ad esempio, landing page per vendere prodotti o servizi. Non è il massimo, vero?
Non voglio tagliare le gambe al tuo entusiasmo. Quando hai contenuti che potrebbero essere collegati ad attività commerciali (anche link affiliati) chiedi al proprietario della community delucidazioni. Ed eventualmente il permesso per pubblicare il link. Hai avuto parere negativo? Ringrazia comunque.
Punta sul comment marketing nelle discussioni
Questo è un modo per usare i Facebook Group: sfrutta il comment marketing, le tecniche che ti consentono di sfruttare i commenti che lasci nei post per raggiungere obiettivi concreti. Ad esempio per posizionarti come esperto in un determinato campo. Aiutare le persone, ad esempio, a risolvere concretamente problemi SEO può essere utile se vuoi farti conoscere come esperto di settore.
Se serve, condividi link di approfondimento
Cosa dicono le regole del gruppo? Puoi condividere link informativi e a tema? Perfetto, fallo senza problemi. Però ci sono una serie di regole non scritte (o che spesso vengono dimenticate, date per scontate) che devi rispettare come utente.
- Non entrare nel gruppo solo per condividere link tuoi.
- Non lasciare link senza un testo introduttivo.
- Segui le discussioni e non lasciare commenti senza risposta.
Detto in altre parole, i link si possono mettere ma devono essere utili, contestualizzati, capaci di dare un contributo in più alla discussione. Lo stesso discorso vale per i commenti: in qualche caso puoi sintetizzare risposte e approfondimenti con un link, ma devi sempre rispettare le regole che ho elencato.
Non portare risentimento nei Facebook Group
Un punto importante. Spesso le community sono fonte di risentimento. Nei confronti dei colleghi, delle persone che condividono il tuo stesso status, verso gli amministratori e i moderatori. Spesso quest’ultimi diventano catalizzatori di odio potente perché devono prendere delle decisioni, devono cancellare commenti e silenziare personaggi troppo esuberanti. Non è facile, a volte è un impegno snervante.
Quindi tu, persona comprensiva e attenta, non prendere le decisioni dei moderatori come azioni personali. È un lavoro difficile, leggi le regole e contestualizza le decisioni. Risolvendo tutto con un sorriso e una stretta di mano virtuale. Lo stesso discorso vale per le relazioni con gli altri utenti: non portare risentimento.
Da leggere: gruppi Facebook e marketing, quale rapporto?
E tu cosa fai nei gruppi Facebook?
Queste sono regole di base per gestire la tua attività sui social. Sui gruppi Visual Storytelling e DA ZERO A SEO, ad esempio, io mi muovo così: cerco sempre di essere utile nelle risposte e di condividere elementi decisivi per il target del gruppo. Rispettando le regole e cercando di non essere sempre autoreferenziale. Anche se condividere un link non è vietato se le linee generali lo consentono. Sei d’accordo con questo punto?