4 verifiche che eseguo sempre prima di scrivere un articolo

scrivere un articolo

Durante la diretta con Jacopo sul gruppo Da ZERO a SEO è emerso un punto interessante: come evitare di scrivere articoli simili e rischiare una cannibalizzazione del blog. Detto in altre parole, l’autore di questo interrogativo si preoccupa (giustamente) della struttura del sito. Vero, dobbiamo scrivere per le persone ma dobbiamo guardare cosa succede nella struttura del blog. Avere due pagine simili può essere un errore.

Poi le domande hanno affrontato altri temi, sempre rimanendo nell’universo del content marketing e della SEO. Con un occhio di riguardo sulla creazione dei contenuti scritti, quelli che pubblico sui blog aziendali e sul mio progetto personale. E sono arrivato a una conclusione: prima di iniziare a scrivere devi fare dei controlli. Devi seguire una checklist per ottimizzare i contenuti, per scrivere qualcosa di unico. E di memorabile.

Qual è la lista in questione? Ogni blogger la sua ricetta, io ho deciso di mettere nero su bianco dopo il webinar registrato con Jacopo: c’è bisogno di mettere ordine in questo mare di nozioni e informazioni.

Anzi, preferisco parlare di buone pratiche che ogni blogger dovrebbe seguire prima di scrivere un articolo. Perché dopo è sempre difficile riprendere in mano la situazione e correggere gli errori, non sei d’accordo?

Come evitare contenuti simili

Rispondo prima alla domanda iniziale: come evitare contenuti simili? In un blog di grandi dimensioni può succedere, soprattutto se non hai un calendario editoriale ben organizzato. Hai un’idea, vuoi pubblicare un contenuto ma poi ti rendi conto che hai già affrontato il tema. E con una risorsa che somiglia molto a quella che hai appena messo online. Un bel problema, vero?

In realtà per risolvere questo punto basta una semplice operazione, devi usare gli operatori di ricerca di Google: esegui il comando site:http://www.nomedominio.it/ “topic post” per avere una lista delle principali pagine del blog dedicate a un determinato argomento. Ovvero quello che vuoi snocciolare nel contenuto in cantiere.

In alternativa puoi usare il comando site:http://www.nomedominio.it/ intitle:topic per cercare in quel dominio tutte le pagine che hanno nel tag title una determinata parola. In ogni caso puoi incrociare le ricerche.

Trova risorse per i link interni

L’operatore di ricerca Google che guarda nelle risorse di un blog rispetto a una determinata query è utile per un altro motivo: individuare le risorse per inserire link interni. Faccio un esempio concreto.

Voglio scrivere un articolo dedicato alla meta description su Studio Samo, e per evitare errori svolgo la query site:https://www.studiosamo.it/ “meta description” per capire cosa è stato già fatto e come posso muovermi per affrontare il tema. Ecco la combinazione dei risultati, dai uno sguardo:

Titoli differenti per affrontare un topic in modo diverso, con prospettive capaci di afferrare sfumature particolari. C’è un pillar article (il primo) che affronta il tema da una prospettiva generale. E ci sono articoli specifici che definiscono singoli aspetti. Questa ricerca mi dà indicazioni per capire cosa c’è ancora da affrontare.

Ma soprattutto quali sono i link interni da inserire. Spesso si scrivono post senza tenere in considerazione i collegamenti utili al lettore e al motore di ricerca. Questa piccola attenzione può fare la differenza.

Scopri cosa ha raggiunto la posizione

Prima di iniziare devi fare una cosa semplice: una ricerca su Google inserendo le parole che riguardano l’articolo. Sempre la stessa storia, devi pubblicare un post dedicato al SEO copywriting, quindi inserisci queste parole nel campo di ricerca e guarda cosa succede. Studiare il contesto è sempre una cosa buona, perché ti consente di capire chi e cosa ha avuto successo. Magari un articolo lungo e pieno di approfondimenti.

O una raccolta di opinioni, una sequenza di foto o un video. Si pensa di dover per forza scrivere tanto per soddisfare Google. E ci si ritrova nella solita situazione: “Perché lui si è posizionato bene e ha scritto solo due parole? Io ho pubblicato un articolo lunghissimo e sono in seconda pagina”. Perché non è il contenuto adatto, magari basta un video con pochi paragrafi. Una ricerca approfondita può aiutarti a capire cosa funziona.

Questo lavoro ha un altro vantaggio: ti permette di scoprire fonti da citare e utilizzare per approfondire quello che fai. Ricorda, non si va avanti senza il contributo di chi ha affrontato il tema prima di te. Non puoi, non è facile e non te lo consiglio. Se c’è qualcosa di valido e di utile lo troverai nella serp. E non aver paura a linkare ciò che merita: avere collegamenti esterni di qualità avvantaggia il lettore e dà valore a quello che fai.

Individui le necessità del pubblico

Già, capire cosa vogliono le persone che vuoi raggiungere è il punto di partenza per scrivere grandi contenuti. Pensaci bene, non sarebbe fantastico riuscire a guardare nelle domande del lettore? Così puoi rispondere con informazioni specifiche. In realtà lo puoi fare, ci sono tanti SEO tool che lavorano in questa direzione.

Ma anche Google offre delle indicazioni, basta iniziare a digitare per scoprire i suggerimenti. Che derivano dalle ricerche fatte in precedenza, e che possono racchiudere suggerimenti preziosi. Soprattutto se implementi il lavoro con strumenti gratuiti come Ubersuggest, Answer The Public e Hypersuggest.

trucchi google
Digita la tua ricerca e scopri cosa vogliono le persone.

Altro consiglio: se vuoi approfondire questo tema (oltre a fare una keyword research più approfondita con strumenti come Semrush e Seozoom) puoi scoprire le discussioni del pubblico. Ad esempio guardando nei forum che affrontano il tema che ti interessa. L’operazione è sempre la stessa: vai nel portale, usa la barra di ricerca e inserisci le keyword. A questo punto trovi le discussioni che ti riguardano con domande, curiosità, dubbi e incertezze che aspettano solo un post su un blog. In pratica così puoi scovare una miniera d’oro.

Per approfondire: tutti i SEO tool che devi usare per la tua strategia

Cosa fai prima di iniziare a scrivere?

Ci sono dei passaggi per ottimizzare la scrittura dei tuoi contenuti. Ma, come dicevo a chi ha seguito il webinar, sono delle indicazioni che riguardano la creazione dei contenuti e non solo del web writing. Questo è un processo che coinvolge il video marketing e il visual. Non tutto può essere risolto con la parola scritta, ma questo lo puoi scoprire solo con le giuste ricerche. E con un’analisi attenta del contesto. Sei d’accordo?

PS: se hai trovato utile questo post e vuoi saperne ancora di più, prova gratis Studio Samo Pro, la nostra piattaforma con oltre 200 corsi pratici.

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