Due strumenti per una grande digital strategy: storytelling e content marketing. La tua azienda potrebbe trovare benefici grazie alla tua capacità, al tuo lavoro di ottimizzazione e comunicazione dei valori. Perché i contenuti non servono solo a raggiungere i potenziali clienti e conquistare lead.
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ToggleProprio così. Le strade che portano all’obiettivo ultimo (aumentare il fatturato) sono diverse e non per forza legate alla vendita diretta. Spesso il content marketing può puntare alla lead generation, a volte può essere un veicolo per fare brand awareness e altre volte per raccontare al pubblico i propri scopi. Cosa sei, chi sei, perché sei presente in questo settore.
In questi casi entra in gioco il contenuto inteso come elemento per trasformare in narrazione un aspetto della tua realtà aziendale. Ma sai bene che questo non significa solo rappresentare una storia avvincente, vero? Lo strumento storytelling fa parte dell’universo content marketing, è una pedina della scacchiera. E come tale deve essere usata con attenzione. Quali sono i punti essenziali per ottimizzare questa relazione?
Conosci la tua realtà
Quante volte ti è capitata questa situazione? L’imprenditore ti contatta ed esordisce nel peggior modo possibile: “Ho visto che molte aziende fanno storytelling, facciamolo anche noi”.
Ok, a questo punto chiedi qualche informazione in più sulla realtà che stai curando. Ad esempio quali sono i punti di forza e le debolezze, quali sono gli aspetti da ottimizzare. E quali sono i valori aziendali. Ma il risultato è misero: “Non so, non ho queste informazioni. Io voglio solo fare storytelling”.
Ecco un errore grave. Un errore ingiustificabile quando decidi di investire nel blogging, che impone limiti importanti quando punti su Facebook Advertising e diventa macroscopico quando lavori con storytelling e content marketing. Quindi devi conoscere l’azienda prima di raccontarla.
Scopri la tua nicchia
Il rapporto tra storytelling e content marketing è stretto. Per raggiungere determinate persone hai bisogno di immagini, testi, video, audio. Questi supporti hanno una distribuzione, per questo devi scoprire qualcosa in più rispetto alla tua nicchia. Ad esempio su quali canali si trovano e si riuniscono.
Puoi utilizzare Instagram per raccontare la tua storia, oppure puoi farlo con Pinterest. Questi nomi sono perfetti per il visual storytelling, e se hai i contenuti giusti puoi sfruttare al massimo la community di questi social network. Ma la domanda è un’altra: la tua nicchia è in ascolto? Perché sprecare risorse per fare storytelling se nessuno ascolta la tua storia? Anche questo è un aspetto da considerare.
Hai dei punti da affrontare. Il primo è, appunto, lo studio della nicchia con relativo approfondimento del target. Tutto questo è inutile se la ricerca non viene ampliata alla concorrenza, al contesto che circonda la tua attività. Devi studiare i competitor, e lo devi fare con attenzione. Non per copiare ma per diversificare la tua azione. E in particolar modo la tua strategia di storytelling.
Per approfondire: i principali tool per analizzare i competitor
Definisci gli obiettivi
Non esiste tecnica senza strategia. Storytelling e content marketing lavorano insieme solo se hanno un obiettivo. Una grande azienda, ad esempio, potrebbe avere una necessità specifica: umanizzare la propria immagine. Fare in modo che attraverso un video le persone possano trovare qualcosa di familiare.
Ancora un esempio: ridefinire un concetto sedimentato nella community. Qui posso elencare un caso concreto, ovvero quello di Starbucks. Cosa pensano le persone di questi posti? Sono semplici spazio dove consumare una bevanda? Aree dove le persone si rifugiano con computer e musica per lavorare dalla mattina alla sera? No, Starbuck è luogo vivo in cui le persone si incontrano e fanno nascere storie.
Meet Me at Starbucks è un progetto che punta su questo aspetto: nel video si incrociano vicende, i protagonisti si scambiano sorrisi. Questa logica può evolversi in direzioni differenti: fidelizzazione del pubblico, condivisioni sui social, lead generation. Ci possono essere tanti benefici quando unisci storytelling e content marketing
Concentrati sulla community
Qual è una delle caratteristiche fondamentali dello storytelling? I contenuti diventano oggetto d’attenzione per il pubblico. Le persone amano i progetti ben riusciti e mettono in moto un processo di inbound marketing perfetto: sono loro a cercare i tuoi lavori, li condividono sui propri canali social. Nel frattempo il tuo brand si muove e le conversazioni diventano centrali per ottenere buoni risultati.
Non puoi creare una campagna di storytelling senza gestire la community. I contenuti generano reazioni, il social web permette alle persone di lasciare commenti. Sarebbe un suicidio professionale ignorarne i benefici, ma rischi tanto anche se ignori le opinioni negative. Un consiglio: usa Mention per monitorare il tuo brand durante ogni campagna.
Usa i meccanismi narrativi
Il lavoro di storytelling ruota intorno al contenuto. Non puoi farne a meno, ma non puoi rinunciare ai meccanismi che permettono a una storia di essere percepita come tale. C’è bisogno di un eroe, di un attore positivo che deve svolgere un’azione per ottenere un risultato. Poi ci sono delle prove da superare.
Questi sono registri conosciuti al pubblico. Amiamo raccontare storie. Le conosciamo e le condividiamo. Per questo le logiche che caratterizzano da sempre le fiabe possono essere trasferite allo storytelling aziendale. Anche se non sembra, il video The Boy Who Beeps della General Electric rispetta questo schema.
C’è un eroe principale, un bambino che non parla e si esprime solo con segnali elettrici. È un potere – tipo quelli che si trovano nelle grandi narrazioni – ma c’è una sfida da affrontare: unire l’extra ordinario con l’essere umano. Quindi riuscire a parlare la lingua umana pur governando l’energia. Questa è la prova da superare per il ragazzo prodigioso che è la rappresentazione dell’azienda all’interno della storia.
Da leggere: quando il visual storytelling diventa strategia
Storytelling e content marketing: la tua idea
Non è facile unire storytelling e content marketing, non puoi ottenere risultati se non riesci a inquadrare queste logiche in una strategia di digital marketing. L’ultimo consiglio: metti in primo piano i valori aziendali.
Usa la narrazione per comunicare con un pubblico che non vuole proclami, non aspetta comunicati stampa. Le persone vogliono emozioni e informazioni: una buona attività di storytelling può unire tutto questo?
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