È giusto parlare di social network per aziende e professionisti? Dipende dai punti di vista, dalla prospettiva che vuoi dare alla riflessione: in realtà questi strumenti nascono come piattaforme dedicate alla discussione, al confronto. Alla base dei social network ci sono i rapporti tra due o più persone, senza vincoli o imposizioni.
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ToggleGli esperti di web marketing, però, non stanno a guardare e si rendono conto che i social network sono un’ottima arma per raggiungere i potenziali clienti. Piattaforme come Facebook e Twitter innescano il processo di inbound marketing: puoi creare ottimi contenuti con il blog, ma attraverso i social li distribuisci e fai in modo che vengano trovati dalle persone che ti interessano.
Il social media marketing è questo: un insieme di tecniche e strategie utili per sfruttare gli strumenti del web 2.0 e raggiungere obiettivi. Quindi è giusto parlare di social network per aziende e professionisti? Esistono delle “corsie preferenziali” e delle logiche definite per le realtà business?
Questione di prospettiva
In realtà tutto si basa sulla prospettiva. Molti social hanno al proprio interno strumenti per le aziende, permettono a diverse figure di convivere e condividere la stessa piattaforma. Hai il tuo profilo Facebook, ma hai le fan page e il Business Manager per gestire le inserzioni; lo stesso discorso vale per Twitter che dal profilo ti consente di accedere agli analytics e Google Plus che gestisce da un unico account profilo e pagine.
Insomma, non esistono social network per aziende e altri per le persone: tutto parte da un unico login. Perché questa è la tradizione, questo è il punto di partenza: il social è legato alla persona, all’individuo. Ed è all’interno di questo universo che nasce la divisione: uso dei social network per motivi personali, magari per fare personal branding, e per raggiungere obiettivi aziendali.
Uso dei social network per le aziende
Questa è una delle domande che spesso incrocio durante il corso di blogging: “È giusto usare i social network per le aziende?”. E poi ancora, sempre su questa linea:”Come ottenere buoni risultati? Quale strada scegliere? Lo stesso vale per i freelance?”.
Voglio partire da un punto decisivo: l’uso dei social network per aziende e professionisti si basa sull’attitudine. Ovvero sulla capacità di mettersi in gioco, di comunicare e di interagire con le persone. Creare una pagina Facebook con l’idea di usarla come semplice megafono della propria presenza (Noi facciamo questo, noi facciamo quello) non è solo sbagliato: condanna la propria attività online.
Questo è vero soprattutto se consideri la capacità dei social di selezionare, attraverso gli algoritmi, i contenuti più interessanti per gli utenti. Non c’è sequenza temporale, il successo è dato dalla tua capacità di soddisfare i gusti del pubblico. Come vuoi raggiungere questo punto? Proponendo contenuti commerciali?
No, non è questa la chiave. Per sfruttare sul serio i social network per aziende devi creare equilibrio, un dialogo con il pubblico. Certo, può e deve esserci un obiettivo dedicato alla diffusione dei contenuti. Lo stesso funnel legato all’inbound marketing (immagine sopra) suggerisce questa soluzione: lo sconosciuto diventa visitatore grazie all’aiuto dei social e della SEO.
Nel frattempo, però, devi deliziare il pubblico: devi farlo sentire parte di una community, devi risolvere i suoi problemi e fare customer care, devi condividere contenuti (non per forza tuoi) capaci di rispondere a esigenze diverse. Devi informare ed emozionare attraverso testo, immagini, video, GIF, link, eventi, contest.
Social media marketing per aziende
Nell’ultimo paragrafo ho definito dei punti per chi vuole affrontare questo tema. Social media marketing per aziende: quale strada seguire? Il punto di partenza è sempre lo stesso, vale per blog e per Facebook, Twitter, Pinterest, Instagram, Google Plus: devi creare un piano editoriale.
Cosa significa? Devi dare una linea chiara da seguire per raggiungere obiettivi precisi, non puoi procedere senza una bussola. Il piano editoriale aiuta a lavorare in questa direzione: definisce obiettivi, target, strategie, contenuti, calendario editoriale, crisis management, customer care service.
Ci sono sempre questi elementi?
Dovrebbero esserci, magari con delle differenze rispetto alle singole realtà: la pagina Facebook di una PMI ha esigenze e potenzialità diverse rispetto a un’impresa di grandi dimensioni. Quindi il piano editoriale avrà una complessità diversa.
Stesso discorso vale per il professionista. Ogni realtà è una storia a parte e deve essere valutata con attenzione. Ecco perché non è facile diventare social media manager: si tratta di un lavoro basato su tecnica e competenza, capacità di analisi e creatività. Tanta creatività.
Fare social media marketing per aziende senza una buona base, senza un piano editoriale, è una condanna. Non per forza al fallimento o alla perdita di tutto il lavoro svolto ma alla mediocrità, al galleggiamento. D’altro canto non può essere diversamente: gli obiettivi definiscono le azioni da seguire, e i primi si trovano grazie alla riflessione racchiusa in un buon piano editoriale.
[easy-tweet tweet=”Social media marketing per aziende: da dove iniziare?”]
LinkedIn, il social corporate
Ok, tutti i social network potrebbero essere usati per ottenere vantaggi in termini aziendali. Ma esiste una piattaforma specifica e dedicata solo al mondo delle imprese e dei freelance? LinkedIn, il social network che ti permette di creare relazioni virtuose con colleghi, clienti, datori di lavoro.
Il punto di partenza è sempre il profilo personale. Qui puoi creare il tuo curriculum e scegliere i punti da mostrare alle persone che ti trovano online. Puoi inaugurare una sorta di blog personale grazie a Pulse: creare contenuti è semplice, basta scrivere e aggiungere foto come faresti con un qualsiasi file di testo.
LinkedIn Pulse è utile per fare personal branding, ma non ha le potenzialità di un blog WordPress. D’altro canto questo social tiene fede alla tradizione e propone una soluzione corporate: ci sono le pagine aziendali che ti offrono la possibilità di condividere contenuti, ma anche di sponsorizzarli e di selezionare con cura il target.
Quindi LinkedIn è una realtà legata al corporate? Direi di sì, ma tutto dipende dagli obiettivi di chi si occupa della digital strategy: essere il social network delle aziende non vuol dire essere per forza utile alla tua realtà.
Da leggere: come usare LinkedIn Pulse per fare personal branding
Social network per aziende: la tua opinione
Usare i social network per aziende è più difficile del previsto, vero? Pensavi di aprire il tuo account Facebook o Twitter e iniziare a pubblicare. Senza obblighi, senza problemi, con tanta creatività ma chiudendo un occhio sui numeri e le interpretazioni delle statistiche.
Sei un’azienda? Un professionista? C’è poca differenza dal punto di vista teorico: hai un obiettivo business, rivolto al fatturato. Cambieranno le tecniche e gli obiettivi, avrai priorità differenti ma l’approccio è simile: devi lavorare in una direzione precisa. E misurare i risultati in modo da migliorare sempre. Sei d’accordo con questo punto di vista? Vuoi aggiungere qualcosa? Ti aspetto nei commenti.
2 risposte
Sono assolutamente d’accordo. Personalmente mi sto specializzando sempre di più nell’utilizzare Facebook per le aziende che seguo. Il vantaggio è che ogni giorno vengono rilasciati aggiornamenti e strumenti molto interessanti.
Concordo inoltre sul fatto che non è per niente semplice come dici tu Riccardo!
Niente e semplice, niente ha bisogno di pochi mesi per crescere. A volte ci vogliono anni. Ma i vantaggi, poi, sono evidenti.