Il video marketing è sempre più importante, perché i video sono il futuro del web. Sono uno strumento imprescindibile in ogni strategia di content marketing che si rispetti. Non lo dico io, ma i dati che arrivano da ricerche commissionate da diverse agenzie. Prendo una delle più recenti: come si muove la spesa relativa al video advertising in America? Quali sono le cifre?
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ToggleLa risposta è sintetizzata dal grafico che ho preso da eMarketer: gli esperti investiranno sempre di più nel formato video, e aumenterà l’attenzione sul mobile. Questo sembra essere il trend da seguire, questa è la combinazione vincente. Tecnologia mobile, passaggio dei dati, nuovi formati pubblicitari come Facebook Canvas: tutto sembra spingere verso una sintesi dei codici.
Ogni contenuto può avere testo, immagini, audio, grafici, storytelling interattivo, GIF, video. Non è solo una questione di investire sul formato video, ma di aggiungere questi contenuti nella propria strategia puntando verso obiettivi precisi. Non perché il competitor fa in questo modo, ma per raggiungere degli step utili al proprio percorso.
Tutto nasce da un’attenta riflessione di base: perché inserire i video nella propria attività di content marketing? Potrebbero essere la soluzione per fare visual storytelling, ma ne hai bisogno? Hai le risorse per investire in questo settore? Ma, soprattutto, hai pensato ad altri sbocchi? La tua attività di video marketing non serve solo a raccontare il brand, ma anche a generare traffico. In che modo?
Video tutorial
Uno dei metodi per aumentare le visite di un sito o di un blog (magari di una landing page) con il video marketing è questo: sfruttare i video tutorial. Contenuti studiati per rispondere alle necessità del pubblico. Così come avviene per i contenuti testuali, anche i video devono rispondere a delle esigenze specifiche: usa i principali SEO tool per individuare le domande digitate dagli utenti sul motore di ricerca, osserva le community e le discussioni sui social.
In questo caso, però, puoi utilizzare gli strumenti SEO per avere informazioni legate alle ricerche su YouTube. Ubersuggest permette di lavorare su questo piano, così come la maggior parte dei tool. Con una buona ricerca di base puoi intercettare traffico e portare persone interessate sul tuo video.
Per approfondire: SEO tool, come li usa un webwriter
Attenzione all’utente
Il video marketing può essere utilizzato per introdurre un bene o un servizio. Quante parole ci vogliono per spiegare cosa fai e come può essere utile il tuo lavoro al potenziale cliente? Con un video puoi riassumere centinaia di parole in 30 secondi. Puoi sfruttare questi video nelle landing page, oppure sui social: guardo il video, lo condivido e se sono interessato clicco sul link.
Ci sono anche i video per fare customer care: soddisfano gli utenti che chiedono indicazioni per risolvere un problema. In questo caso puoi creare contenuti mirati, capaci di elargire risposte chiare. Per arricchire il contenuto ci possono essere link di approfondimento verso altre pagine web.
Aggiornamento quotidiano
Ogni giorno un video, un appuntamento con poche battute per presentare un argomento da approfondire con un link. Molti blogger stanno lavorando in questa direzione, soprattutto lato Facebook: montaggio minimo, pochi effetti speciali. Solo una pillola di contenuto da gustare in pochi secondi: chi vuole qualcosa in più clicca.
Video virali
Una campagna di video marketing dedicata ai contenuti virali può fare la differenza. L’attenzione non è rivolta alla densità del contenuto, alle informazioni veicolate attraverso i fotogrammi, ma alle emozioni che possono generare contrasti ed empatia. I brand riescono a muovere milioni di visite attraverso video virali.
In questa categoria troviamo diverse forme di video marketing, dallo storytelling semplice ed efficace della Apple ai mini video che vengono pubblicati su account Instagram. E che fanno la fortuna di aziende come Ikea, Oreo, Redbull. La viralità non deve essere per forza creatività allo stato puro: anche una notizia può essere virale, soprattutto ora che si sta amplificando il fenomeno del live streaming.
Tutte le piattaforme hanno una propria realtà live (Hangout per Google Plus, Periscope per Twitter, Live per Facebook). Quindi si apre un nuovo fronte del video marketing: raccontare dal vivo, in diretta. Senza dimenticare, però, che con Google Hangout puoi creare dei veri e propri format, degli appuntamenti in diretta da registrare e archiviare sul profilo YouTube: un vero paradiso per arricchire la tua content marketing strategy.
Come generare traffico con i video?
A prescindere dalla tipologia di video che hai creato, devi portare traffico verso il sito web. In che modo? In fin dei conti il video non veicola link: qual è la soluzione per aumentare le visite? Hai tre strade da seguire:
- Link nelle didascalie – Il metodo più semplice e immediato: ogni video caricato su YouTube, su Facebook o su qualsiasi social dà la possibilità di inserire una didascalia. Qui puoi aggiungere un link verso la pagina di approfondimento. Un consiglio: usa link tracciati e accorciati per occupare meno spazio, e per valutare l’efficacia della campagna.
- Link nelle note di YouTube – Nei video diYouTube si possono inserire delle note, degli elementi grafici con diverse funzioni. Una di queste è dedicata ai link: YouTube permette di inserire link nelle note se hai associato il dominio al canale. Trovi tutte le indicazioni sulla guida ufficiale di Google. Non esagerare, un video con decine di interruzioni è ingestibile, e contestualizza i link: sto parlando di un argomento, appare la didascalia con il link e invito al click con le parole.
- Usa l’advertising – Il video marketing abbraccia la pubblicità sui social. Facebook è una delle realtà più significative: attraverso questi contenuti puoi catturare l’attenzione dei lettori e spingerli verso un’azione specifica. Quale? Dipende dai tuoi obiettivi, la piattaforma ti offre diverse call to action: acquista, prenota, scopri di più… C’è una pagina Facebook che ti può aiutare, e non dimenticare che anche Instagram ti permette di fare pubblicità con i video.
Esiste un modo per generare visite dai motori di ricerca grazie ai video? Sì, devi lavorare con la SEO. Devi fare in modo che Google riconosca nella tua pagina il video, in questo modo verrà richiamata nei risultati di ricerca e apparirà insieme a YouTube. Ma in questo modo il traffico arriva sul dominio.
Per ottenere questi risultati devi intervenire sulla sitemap per comunicare a Google che ci sono questi contenuti, indicando una serie di voci: titolo, descrizione. URL del video, indirizzo della thumbnail (tutte le informazioni si trovano nella guida di Google). Vuoi un’alternativa semplice ed efficace? Puoi affidarti alla versione premium di WordPress SEO di Yoast.
Un contenuto, più obiettivi
A volte si perde di vista la capacità del contenuto di evolversi in direzioni differenti. Tutto quello che fai, tutti i contenuti che generi nel funnel di vendita, hanno uno scopo preciso. O meglio, dovrebbero avere uno scopo preciso. Ma spesso riescono a intercettare obiettivi differenti: posso pubblicare un ebook per fare lead generation, e concentro i miei sforzi in questa direzione, ma al tempo stesso posso fare link earning o brand awareness.
Per il video marketing vale questa riflessione. Investire risorse nel video marketing è una buona strategia, ma non deve essere vista come una soluzione isolata. Pubblicare contenuti su YouTube o Vimeo può essere la chiave per fare branding, per farti conoscere come divulgatore o come esperto di un settore. Ma anche per portare traffico al sito.
Pianificare, monitorare e agire di conseguenza: non puoi prevedere l’uso che gli utenti faranno di un contenuto, ma puoi fare in modo che le azioni siano basate su osservazione e valutazione dei dati. Anche quando decidi di generare traffico con il video marketing. Sei d’accordo? Aspetto la tua opinione nei commenti.