Una delle caratteristiche essenziali del blog: la sua capacità di evolversi nel tempo. Quando introduco il concetto di blog durante il corso di web marketing di Studio Samo punto sempre l’attenzione su questo aspetto. Il blog permette di creare relazioni con lettori, clienti e colleghi. Soprattutto, genera un’evoluzione di contenuti.
Indice dei contenuti
ToggleOgni contenuto è una porta aperta verso il tuo blog, un punto d’ingresso per i potenziali clienti. L’inbound marketing si basa su questa logica, e i contenuti pubblicati sul blog servono proprio a questo: attirare l’attenzione dei potenziali clienti verso il tuo dominio, sfruttando SEO e social media marketing.
Poi le landing page e le call to action fanno il resto.
Questo è il funnel, e alla base di questo lavoro ci sono i contenuti. Certo, ogni fase ha degli sviluppi differenti: il content marketing non è solo blogging e post. La produzione di contenuti freschi piace a Google e ai lettori, quindi crea un circuito virtuoso verso la tua attività. Attenzione: solo contenuti freschi? Solo nuovi articoli?
No, ormai è chiaro che devi puntare anche sui contenuti già pubblicati. In primo luogo aggiornando e migliorando le informazioni già inserite negli articoli. Sopratutto per guide e tutorial. Prendi come esempio un articolo dedicato a Hootsuite: potrebbero esserci nuove caratteristiche da elencare, nuovi dettagli utili.
Oppure hai studiato le community e hai scoperto che c’è una domanda interessante tra gli appassionati di social media. Ed ecco, l’aggiornamento è servito: entra nel pannello di controllo e aggiorna il contenuto per rispondere alle esigenze dei potenziali lettori.
Per approfondire: come ampliare l’argomento del blog.
C’è sempre qualcosa da migliorare in un articolo
Non puoi farlo per tutti, questo è chiaro. Ma puoi avere sotto controllo i post che ti portano più visite, e ottimizzare questi contenuti con cadenza mensile: dai uno sguardo a Google Analytics e salva i primi dieci post in termini di visite nella cartella dei preferiti. E poi sul calendario editoriale segna una rivisitazione settimanale di una pagina a caso che sia stata pubblicata da almeno un anno.
Questo è un buon modo per rivisitare i vecchi contenuti e dare ai lettori sempre contenuti di qualità. Puoi fare di più: puoi ottimizzare archivi e liste del tuo blog per portare visite e per migliorare alcune metriche interessanti per il tuo blog. Tra queste trovi il bounce rate, il rapporto tra sessioni in cui è stata aperta un’unica pagina e il numero totale di sessioni, e il PPV, il rapporto tra il numero di pagine visitate e il totale dei visitatori. Il tutto definito all’interno di un periodo temporale ben preciso.
Il semplice collezionare visite è inutile se non spingi gli utenti verso le risorse che ti interessano. Ecco perché puoi usare liste e archivi per permettere alle persone di scoprire nuove risorse, aumentando il numero di pagine visitate per ogni visita e quindi le opportunità di fidelizzare il lettore, condividere risorse e generare lead.
Liste naturali: tag e categorie
Quali sono le liste naturali di un blog? Quelle che creano grazie all’uso quotidiano della piattaforma, quindi pagina autore, tag e categorie. Voglio concentrarmi su queste ultime risorse. Un blog WordPress si basa su due tipi di tassonomie che non hanno rapporto gerarchico: le categorie sono dei macro-contenitori di contenuti, mentre i tag vengono utilizzati per definire gli argomenti che caratterizzano un articolo.
Su un blog di web marketing, ad esempio, un post dedicato a Twitter andrà nella categoria “social media marketing” e utilizzerà “Twitter” come tag. L’importante è non utilizzare concetti simili tra i tag e le categorie perché queste sono raccolte di contenuti. E se racchiudi in due pagine differenti gli stessi articoli cosa ottieni? Contenuti duplicati. Ovvero il male. Quindi, come puoi sfruttare queste liste naturali di contenuti?
- Condividendole sui social: “Ecco i post del blog Studio Samo dedicati all’argomento SEO”.
- Inserendole nella sidebar come semplice lista di link. O magari grazie a dei banner.
- Sfruttandole nella navigazione: con WordPress puoi creare dei menu personalizzati con pagine, link esterni, tag e categorie.
Detto in altre parole, gli archivi del tuo blog possono diventare liste di contenuti e devi curare ogni dettaglio. Non deindicizzare tag e categorie senza aver analizzato bene, lato SEO, le conseguenze questa operazione. E ricorda che puoi personalizzare ogni aspetto di queste pagine: tag title e description si modificano con WordPress SEO di Yoast, mentre il testo introduttivo si aggiunge nel campo “description” della tassonomia.
Ti può interessare anche: come monitorare i competitor del tuo blog.
Liste artificiali: post e pagine
Ok, le liste naturali del blog nascono grazie all’uso quotidiano della piattaforma. Ora puoi anche creare delle pagine o dei post nei quali racchiudere un numero di link dedicati a un argomento specifico. Non parlo dei classici speedlinking post, articoli basati solo sull’enumerazione di collegamenti ipertestuali: mi riferisco a un lavoro basato su punti precisi:
- Studio delle esigenze del pubblico: le persone hanno bisogno di questa lista?
- Selezione: nel tuo blog ci sono risorse utili? Quali sono?
- Organizzazione: come vuoi presentare questa lista? Preview immagine e testo?
- Personalizzazione: la pagina sarà simile alle altre o hai pensato a un layout differente?
- Tema: dove posizioni questa pagina nel blog? In un menu?
- Promozione: farai advertising? Lavorerai sulla SEO e cercherai di promuoverla e/o distribuirla?
Creare una pagina capace di riassumere post differenti in base a un criterio non è semplice. Puoi lavorare con il codice e creare qualcosa di personalizzato, oppure puoi usare un plugin WordPress come W4 post list capace di richiamare altri contenuti. Ancora, con la versione WordPress 4.4 puoi embeddare un articolo inserendo il permalink (queste soluzioni le ho trovate ieri grazie al gruppo di Francesco Margherita).
Uno degli esempi più interessanti arriva da Julius Design: la sua pagina dedicata ai freelance è personalizzata, divisa in capitoli raggiungibili da link interni e introdotti da un testo. Il dettaglio che fa la differenza: c’è anche la versione PDF scaricabile a pagamento.
Tu organizzi archivi e liste?
C’è tanto lavoro da fare, lo so. Il blog non è semplice strumento di pubblicazione: attraverso un uso corretto delle pagine e dei contenuti puoi migliorare la qualità delle visite, puoi far scoprire alle persone cosa hai creato in passato e puoi farti conoscere grazie alla qualità del lavoro svolto. Allora, organizziamo insieme i tuoi contenuti? Lascia le tue domande nei commenti.