La risposta la conosco: sì, lo voglio.
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ToggleMi sembra giusto perché da qualche parte hai sentito dire che le immagini possono fare miracoli. E che gli articoli che iniziano con un grande visual (non solo per quanto riguarda le dimensioni) hanno una marcia in più. Le persone vengono attratte dalle immagini. Questo vale per la home page del blog ma anche sui social.
Quando condividi usi le immagini. Le stesse immagini che possono aiutarti ad aumentare il traffico, e che possono aiutarti a completare i tuoi post. Il punto è questo: tu non pubblichi testo ma contenuti. E questa categoria comprende parole, immagini, testo, video, slide, audio, citazioni. Vuoi creare una grande visual experience per il tuo blog?
Ho trovato questa infografica che ti può dare una mano. Ecco i punti essenziali che metto in pratica ogni giorno.
Perché i contenuti visual sono importanti?
Perché il nostro cervello ama il visual. Il testo muove le leve della decisione? Certo, ma è l’insieme che conta: parole e immagini insieme creano una sinergia irresistibile. Ecco qualche statistica interessante: il 93% dei contenuti con immagini significative hanno più visite delle pagine che rinunciano a questo valore aggiunto. Ti sembra un valore da ignorare?
Il cervello processa i contenuti visual con una velocità 60,000 superiore rispetto al testo. E il 90% delle informazioni inviate al cervello sono visuali. Ecco perché non puoi ignorare questo settore. E ancora: ecco perché devi ottimizzarlo con tutte le risorse che hai a disposizione. E sono tante. A partire dal tipo di visual che puoi inserire in un post.
Per approfondire: piccola guida per unire blogging e visual
Quale visual utilizzare?
Uno dei grandi problemi del blogger medio: cosa metto? Come arricchisco il mio post? Con una foto, con un’immagine. Magari con un video. In realtà ci sono tante soluzioni che possono migliorare la tua visual experience. Soluzioni che sicuramente conosci, ma che spesso non sfrutti al massimo. Ecco una lista:
- Immagini prese da siti o stock photo.
- Foto scattate in prima persona.
- Grafiche create con Canva o altri programmi.
- Infografiche.
- Video da Youtube o altro.
- Minivideo da Instagram o Vine.
- Collage di più foto.
- Foto embeddate da altre piattaforme.
- Screenshot.
- Vignette.
- Grafici statistici.
- Grafici interattivi come quelli di Google Trends.
- Meme.
- Citazioni.
- Annotazioni.
- Quadrati semiotici.
- Gif.
Sicuramente ho dimenticato qualcosa. In ogni caso il punto è semplice: non devi limitare la tua azione. Anzi, devi sfruttare tutto quello che hai a disposizione per comunicare. Per dare all’utente – o meglio, a chi sta leggendo – tutte le informazioni possibili. Informazioni che non riguardano solo i dati in senso stretto ma anche l’approccio con il quale leggere un determinato contenuto.
Inserire un meme e una gif in un articolo può essere inutile. Soprattutto se sdrammatizzano il contenuto senza aggiungere valore oggettivo. Ma fanno parte della comunicazione, del tuo modo di entrare in relazione con chi sta leggendo. Con un meme o con una gif tu puoi creare un legame empatico con il pubblico. E questo conta.
Per approfondire: 12 statistiche da conoscere sul visual content marketing
Come scegliere un’immagine
Sembra facile, vero? Scegli un’immagine, una qualsiasi. Questa è la regola: ogni post deve avere un’immagine o un video. Per me va bene, ma non voglio che si scelga solo in base alla prima impressione. Di solito in questi casi si carica un contenuto visual a caso e si registrano risultati scadenti. La scelta di un’immagine può essere lunga e tortuosa: ecco qualche consiglio che ti può permettere di risparmiare tempo.
In sintesi: non scegliere immagini troppo inflazionate o irrilevanti (ovvero senza connessione semantica con il contenuto), attenzione agli stock photo che nella maggior parte dei casi abusano con uomini i giacca e cravatta che festeggiano davanti a un grafico favorevole, attenzione alle dimensioni (devono essere indicate anche nel codice) e soprattutto non inserirle solo per dare aria al testo.
Un’immagine è sostanzialmente un ostacolo alla lettura. Se ha un senso è utile, altrimenti resta un ostacolo. A proposito: la regola che ogni post deve avere un’immagine è giusta anche in relazione all’anteprima che si crea sui social. Se non c’è le varie piattaforme prenderanno un’immagine a caso. E questa non è una cosa buona.
Rendila condivisibile
Hai creato un’infografica? Hai inserito una creazione degna di nota grazie all’azione congiunta di Canva e Picmonkey? Perfetto, questo è lo spirito giusto. Ora devi rendere tutto questo condivisibile. Ovvero devi permettere alle persone di portare questo contenuto su Pinterest, il social delle immagini. Attraverso Pinterest puoi aumentare di molto le tue visite, soprattutto se lavori su grafiche, schemi esplicativi, infografiche.
Per ottenere buoni risultati hai due strade: inserire dei pulsanti repin (io uso Pinterest jQuery button o quello di Flarw con il counter) per facilitare l’azione degli utenti, ma puoi anche creare una bacheca dedicata alla tua attività di blogger. E rendere nota la tua collezione attraverso un widget nella sidebar. Ovviamnete il consiglio è questo: non limitarti a collezionare pin, per avere successo su Pinterest devi agire come un utente attivo.
Per approfondire: corso di visual storytelling dello Studio Samo
Come usi le immagini sul blog?
Quando scegli un’immagine per il tuo blog stai dando delle indicazioni chiare. Stai facendo una scelta che può influenzare il successo di un post. Certo, la pianificazione degli argomenti è importante – e nel mio corso di blogging tocco diversi punti sostanziali – ma devi curare anche il visual se vuoi ottenere buoni risultati. Sei d’accordo? Tu hai qualche consiglio? Lascialo nei commenti.