Sai qual è il segreto per utilizzare Twitter nel migliore dei modi possibili? La conversazione. Devi utilizzare Twitter per fare conversazione. L’ho sottolineato anche nel post in cui parlo delle strategie per aumentare i follower: non devi fare marketing, non devi spingere solo i tuoi contenuti. Devi utilizzare questo social network per creare relazioni.
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ToggleLa rete è fatta di esseri umani, ed è solo grazie le relazioni che la nostra specie è riuscita a sopravvivere nel corso dei secoli. Twitter è solo uno dei tanti strumenti per creare relazioni, e non per spalmare link in alto e in basso. Unico problema: non è facile lavorare sulle relazioni, non è facile soprattutto quando devi gestire più account Twitter.
Curare le relazioni su Twitter per diversi account – magari tutti profili aziendali – non è facile, però il web ci offre degli strumenti per migliorare questo lavoro. Uno dei più quotati è sicuramente Hootsuite, ma se la tua attenzione è dedicata solo al social cinguettante la scelta cade su TweetDeck. Ovvero la piattaforma ufficiale di Twitter per gestire più account.
Il link ufficiale per accedere a TweetDeck è questo: web.tweetdeck.com. Pochi click e hai aperto il tuo profilo. Adesso lo devi sfruttare per articolare le tue relazioni. Prima, però, ti lascio qualche consiglio per utilizzarlo al meglio.
1. Collezioni
Con TweetDeck puoi creare delle collezioni di tweet, ovvero puoi creare dei gruppi di messaggi che ruotano intorno a un argomento preciso, a un evento, a una conversazione. Basta andare sulla home di TweetDeck, aggiungere una colonna e selezionare “create collection” per inserire vari tweet nella collezione.
E puoi fare in modo che tutto sia aggiornato in real time perché puoi aggiungere o eliminare tweet in modo da ottimizzare il risultato. Un risultato che puoi condividere in pubblico con URL o con embedded. Quindi TweetDeck si sostituisce a Storify 😀
2. Ricerca con filtri
La ricerca di TweetDeck può essere arricchita con i filtri, ovvero con delle formule che permettono di selezionare i risultati in base alle esigenze. Ecco qualche esempio che puoi utilizzare nella barra search:
- filter:images
- filter:verified
- filter:news
- filter:replies
- filter:hashtag
- filter:links
Aggiungendo il suffisso filter:variabile alla ricerca base puoi ottenere i risultati della query solo con determinate caratteristiche. Ad esempio, se cerchi “Napoli filter:images” TweetDeck restituisce solo i tweet con la parola “Napoli” e con delle immagini allegate.
3. Scorciatoie
Esatto, anche TweetDeck ha una marea di scorciatoie da utilizzare attraverso la tastiera. In questo modo puoi velocizzare le operazioni e rendere il lavoro più fluido. Con “A” aggiungi una colonna, con “S” effettui una ricerca, con i tasti da 1 a 9 sposti l’attenzione sulle varie colonne. Trovi tutte le soluzioni in questo schema preso dalla piattaforma ufficiale.
4. Liste
Da TweetDeck puoi creare facilmente le liste Twitter, ovvero uno degli strumenti fondamentali per ottimizzare la tua presenza su questo social. Attraverso le liste, infatti, puoi seguire i potenziali clienti e intervenire nelle conversazioni, puoi monitorare fonti ufficiali e i blogger necessari per la tua attività. Per maggiori informazioni sull’argomento contenuti: 7 consigli per farti amare sui social.
Con TweetDeck puoi creare e visualizzare i risultati delle liste: clicca su “list”, vai su “create a list” e seleziona l’account attraverso il quale vuoi creare una lista. Poi inseriscila nella colonna e inizia a lavorare sui messaggi che arrivano. Ricorda che le liste possono essere pubbliche o private.
5. Crea tutte le ricerche utili per il brand
Il modo migliore per monitorare il tuo brand su Twitter: impostare una colonna mention, ovvero una risorsa per individuare chi utilizza il tuo @nomeutente. Un consiglio: crea una colonna anche per le parole chiave che ruotano intorno al tuo brand. Ecco qualche esempio.
- nome cognome (riccardo esposito)
- nomecognome (riccardoesposito)
- nomedominio (mysocialweb)
- nome dominio (my social web)
- nomeutente (riccardoe)
- nome utente (riccardo e)
Non tutti condividono con linearità i tuoi post. A volte si lanciano su Twitter delle opinioni o delle condivisioni che non appaiono con la semplice mention. Ecco perché devi creare una colonna in grado di cercare tutte le sfumature del tuo brand (basta creare una colonna search e definire le keyword).
6. Usa i filtri
Lo vedi quel pulsante in alto a destra della colonna? Ecco, quello serve a regolare i filtri di una keyword o di un hashtag che stai monitorando. Puoi aumentare o diminuire il filtro per definire il volume dei risultati. Questo è particolarmente utile quando vuoi eliminare il rumore, l’affollamento inutile di certi tweet.
Ad esempio vuoi escludere alcune parole, vuoi mostrare solo i tweet che parlano di SEO ma non di social. Oppure vuoi escludere i RT perché stai monitorando un Trend Topic e non hai bisogno di tutti i risultati che retweettano Repubblica. Ancora: vuoi mostrare solo i tweet particolarmente attivi da un punto di vista dell’engagement (ovvero con un certo numero di RT o favoriti).
La tua esperienza
Questa ovviamente è solo la mia esperienza. Ho cercato di riassumere in questo articolo la mia attività personale, quello che ho imparato lavorando ogni giorno con questo tool.
Adesso però tocca a te: lascia la tua opinione nei commenti. Se invece vuoi approfondire le conoscenze ti consiglio questo videocorso di Twitter Marketing di Academy Studio Samo.