Oggi abbiamo il piacere di ospitare un grande professionista e uno dei migliori web writer italiani: Riccardo Esposito.
Indice dei contenuti
ToggleCon il suo blog My Social Web, Riccardo è uno dei principali punti di riferimento del nostro settore. Recentemente ha pubblicato il libro “Fare blogging – Il mio metodo per scrivere contenuti vincenti“, edito da Dario Flaccovio Editore.
Riccardo è “di casa” in Studio Samo, visto che scrive anche per il nostro blog e ha tenuto per noi un corso online, naturalmente sul blogging. Non mi dilungo in altre presentazioni, ma lascio la parola all’autore.
-
Ciao Riccardo vuoi presentarti ai nostri lettori?
Hello. Mi chiamo Riccardo Esposito e sono un blogger freelance. Questo significa che mi occupo di scrittura, ma non solo. Posso essere webwriter, semplice articolista per l’azienda che ha già una strategia e ha solo bisogno di contenuti, ma posso anche definire i confini dell’azione di blogging. A dirla tutta, è proprio questo che mi fa amare il mio lavoro: organizzare strategicamente la comunicazione di un blog.
2. Ci racconti come è organizzata la tua giornata di lavoro?
Non dormo molto, amo svegliarmi presto la mattina. Di solito verso le sei (questa è la risposta per chi mi chiede: “Ma come fai a pubblicare con questa frequenza?”). Faccio colazione, un bel caffè insieme alla mia compagna, una rilettura ai post e poi tutti online: la mattina è il momento migliore per pubblicare. La mattina la dedico all’organizzazione di slide per la formazione, alle email, ai clienti; il pomeriggio lo riservo alla scrittura. Ogni giorno una bella sessione di Muay Thai e poi un po’ di relax con gli amici. Un consiglio: mai dimenticare i piaceri della vita, lo sport, le giuste compagnie. Chi lavora come freelance tende a dimenticare questi punti. E non è una cosa buona.
3. Sei un autore molto attivo online, come ti tieni aggiornato su tutto ciò che accade nel mondo del web?
Leggo. Mi informo. Cerco le fonti migliori. Sono un monaco tibetano nell’organizzazione dei feed. Tolgo, aggiungo, sposto: l’informazione è tutto. Ma soprattutto cerco di variare. Non credo che l’informazione generalista (tipo Repubblica, Il Corriere) sia da buttare senza appello: ci sono articoli interessanti. Così come non credo che le pubblicazioni specializzate siano la verità scesa in terra. Bisogna sempre variare prospettiva. Sempre.
4. Nel corso online “Imparare a fare blogging” spieghi come avere successo con il tuo blog. Secondo te, quali sono le principali difficoltà che si possono incontrare?
Lo sconforto iniziale. Quando inizi a fare blogging c’è un manto di tristezza che ti avvolge. Nessuno commenta, nessuno condivide. E le visite sono poche. Quindi la percentuale di abbandono è alta. Io credo che questo è lo scoglio da superare: non abbandonare il campo, continuare a bloggare ma con la giusta mentalità. Ovvero una mentalità capace di adattarsi alle difficoltà. Non devi gettare la spugna, non devi continuare contro tutti i segnali negativi: devi leggere e adattare la tua strategia.
5. La creazione del piano editoriale è un’attività che richiede tempo e un’accurata analisi. Qual è la tua “formula segreta” per creare dei contenuti di qualità?
Mettiamola così: non esistono formule segrete. C’è solo un elemento che fa la differenza: l’impegno costante nell’ascoltare il proprio pubblico. Solo in questo modo puoi creare contenuti di qualità che – dal mio punto di vista – corrispondono a quelle che sono le esigenze del target. Puoi scrivere un articolo lunghissimo, completo, ben argomentato. Ma se non interessa ai tuoi lettori rimane un monolite inutilizzabile. Bello, completo, totale. Ma perfettamente inutile. Io dico questo: ci sono contenuti che non combaciano al nostro ideale di perfezione, ma sono amati dai lettori. Perché? La risposta la trovi qui.
6. In base alla tua esperienza, quali sono le caratteristiche che un buon blogger deve avere?
Una su tutte: elasticità. Deve saper scrivere, va bene, deve saper ascoltare il pubblico. E deve avere un’attitudine social. Ma se non hai l’elasticità per modificare il tuo modo di operare hai chiuso bottega prima ancora di iniziare. Anche perché l’elasticità è il tratto fondamentale di chi deve superare il limite delle visite: tutti credono che siano le visite a definire il successo di un blog. Io dico che bisogna puntare alle conversioni. E non devi sforare quota 100.000 visite al giorno per ottenere buoni risultati nel tuo settore. Meglio 100 lettori fedeli che 1.000 utenti che passano di sfuggita dal tuo blog.
7. Secondo alcuni studi le immagini sui social network hanno un ruolo fondamentale. Da uno a dieci, quanto sono importanti le immagini all’interno di un blog?
Diciamo otto. Sono importanti, molto importanti. Ma non bisogna puntare solo sulle immagini. Così come non bisogna puntare solo sul testo. Il blog è un insieme di codici: ci sono le immagini, le foto, i testi, i video. Dare troppa importanza a un canale può diventare la scusa per ignorare il resto. E non è una cosa buona questa.
8. Se hai un blog sono inevitabili i commenti, sia positivi che negativi. Come reagire ai commenti negativi?
Ignorare non è la soluzione migliore. Attaccare è una pessima decisione. Io credo che la miglior soluzione dipenda dal tipo di attacco: hai sbagliato? Devi ammettere l’errore e ringraziare chi ti ha fatto notare la svista. Lo so, è dura. Però non puoi fare diversamente. Ma puoi indagare sul contenuto del commento e capire se ci sono spazi per spostare l’attenzione verso altri argomenti. Rimanere sull’errore vuol dire lasciarlo in evidenza: io credo che sia utile fare leva sulla conversazione e richiamare l’interesse del lettore su un altro punto.
9. Quali suggerimenti daresti alle persone che vogliano iniziare la loro avventura nel mondo del blogging?
Primo: acquista un hosting, carica WordPress e non lasciarti ingannare dalla semplicità dei servizi gratuiti. Diventano una gabbia quando le tue esigenze crescono. Secondo: mai lasciarsi abbattere dalle critiche. Arriveranno sempre. Tu devi essere in grado di capire quale voce ascoltare, e quale voce ignorare. Terzo: cresci sempre. Punta verso il miglioramento. Ha sempre funzionato quindi va bene così: non è il mio motto. E non deve essere neanche il tuo.
Riccardo ti ringraziamo per la bella chiacchierata e ti auguriamo in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti 😉
[adrotate banner=”11″]
2 risposte
Ottimo consigli. Grazie ! Sempre più spesso ricevo dai miei clienti la richiesta di gestione di un blog aziendale. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi? Funzionano? Quali sono gli aspetti da considerare prima di partire?
Ciao Benedetta!
Funzionano? Certo, a patto che ci sia una buona pianificazione alla base. Io prima di partire cerco di lavorare su una buona analisi del proprio brand (tipo SWAT) e una definizione degli obiettivi. Senza dimenticare il target. Poi, ovviamente, tutto questo può cambiare nel corso dei mesi.