Esatto. Create contenuti testuali per il tuo blog vuol dire sfruttare un sistema di leve. D’altro canto Archimede ha sempre portato avanti questa tesi: “Datemi un punto d’appoggio e solleverò il mondo”.
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ToggleUna leva non è altro che uno strumento, un tool se vogliamo, che tu puoi usare per dare una forma migliore ai tuoi post. Per dare – mi spiego meglio – un’intensità diversa alle parole che lasci sulla pagina, per convincere le persone a seguire i tuoi consigli o a svolgere delle operazioni che si rivolgono al tuo progetto.
Questa è una delle differenze tra un blogger professionista e uno amatoriale: il primo scrive seguendo uno scopo, il secondo no. Anche tu pubblichi articoli perseguendo uno scopo? Allora hai bisogno di queste leve per creare die post migliori.
Mito di riferimento
Ti sembrerà strano ma ho appena usato, nel paragrafo precedente, una delle leve più efficaci: il mito di riferimento. Ricordi la tua fase adolescenziale? Avevi dei miti, dei personaggi che influenzavano il tuo pensiero e il tuo abbigliamento. Col passare del tempo hai abbandonato queste pratiche (le hai abbandonate, vero?) o forse hai solo cambiato mito.
Resta la forza attrattiva che ha un personaggio capace di sintetizzare determinate qualità. Una forza che puoi ricreare anche con le parole: basta fare un confronto tra un elemento positivo e uno negativo, ipotizzando l’appartenenza del lettore al primo ceppo. Il lettore ambisce a questa appartenenza, e quindi sarà ben felice di seguire i tuoi consigli.
Il mio consiglio per mettere in pratica questa tecnica: considera bene gli interessi del target. Inoltre fai attenzione a non esagerare, rischi di essere scambiato per un volgare manipolatore, un abito che ovviamente non ti appartiene (questo ovviamente è un esempio posto al negativo).
Usa gli aggettivi
Spesso gli aggettivi, insieme agli avverbi, vengono indicati come elementi superflui che appesantiscono il testo di un articolo. In parte è vero, ma non puoi rinunciare a questo importante elemento della lingua italiana. Anche perché gli aggettivi possono essere utilizzati con successo per indirizzare il lettore verso una serie di valori condivisi.
Prendi come esempio la frase che hai letto 30 secondi fa: “Rischi di essere scambiato per un volgare manipolatore”. Usando l’aggettivo “volgare” ho dato un valore alla manipolazione. Era necessario? In parte no, la manipolazione è già negativa. Ma l’aggiunta di “volgare” guida il lettore verso un sentimento condiviso: la condanna per chi muove concetti in modo surrettizio. Chi non è d’accordo?
Domanda retorica
Ok, mi hai scoperto: ho deciso di collegare ogni paragrafo a quello precedente. Un caso? No, forse solo la naturale evoluzione di un articolo che nasce dall’esperienza personale. Iniziamo a dare una definizione di domanda retorica: secondo Wikipedia è…
“Una figura retorica che consiste nel fare una domanda che non rappresenta una vera richiesta di informazione, ma implica invece una risposta predeterminata”.
Stiamo cercando di guidare (ripeto, non manipolare) le persone verso un’idea, un concetto. La domanda retorica serve proprio a questo: eliminare tutte le opzioni che potrebbero essere in contrasto con le idee di chi sta scrivendo. In questa stringa: “La condanna per chi muove concetti in modo surrettizio. Chi non è d’accordo?” la domanda rappresenta un sigillo, una chiave finale per raccogliere tutti i lettori verso un unico giudizio.
Personalizzazione
Esatto, la personalizzazione del contenuto è una leva importante, molto importante. L’ho usata nel precedente paragrafo quando ho detto: “Nasce dall’esperienza personale”. Ben inteso, è vero. Fa parte del mio bagaglio. Ma perché sottolineare questo aspetto? Per il semplice motivo che le persone cercano esperienze personali, si identificano nell’autore e ragionano in termini di similitudine: lo ha usato lui, lo posso usare io.
E soprattutto esce fuori dal cerchio della standardizzazione dei contenuti. Quante volte hai letto sempre gli stessi punti per ottimizzare qualcosa che riproduce un caso simile a quello esposto da centinaia di post in precedenza? Basta con i contenuti/fotocopia, largo alle esperienze personali.
La tua opinione
Ecco, questa è una rapida carrellata di leve psicologiche che puoi utilizzare per migliorare i tuoi testi. Ovviamente ce ne sono altre: c’è la riprova sociale, l’uso dei numeri delle statistiche, le varie Call To Action per stimolare l’intervento del lettore, l’ironia… continua tu nei commenti!