7 caratteristiche di una pagina di atterraggio per ecommerce che converte

landing-page-per-ecommerce

Si sente spesso parlare di landing page per ecommerce.

Ma in realtà, tecnicamente, parlare esplicitamente di landing page per un ecommerce non è propriamente corretto, a meno che un negozio online non decida di sponsorizzare un pacchetto di prodotti – tipo kit per intenderci – dove c’è un prodotto principale e 5 o 6 prodotti correlati. 

Per esempio, in occasione del Natale o delle festività ricorrenti, per aumentare le vendite di una categoria di prodotti – come possono essere dei prodotti di bellezza – si costruisce una pagina del sito esclusivamente dedicata a quell’offerta in particolare. 

Un esempio classico è il seguente.

Annuncio pubblicitario

Kit di bellezza: crema per il viso, struccante e tonificante a 97€

Clicchi e arrivi poi ad una pagina dove si trovano esposti tutti i prodotti citati, più magari un altro paio correlati. 

La landing page classica, però, è tutt’altra cosa, poiché è costituita da: 

  • Above the fold: dove trovi titolo, sottotitolo e possibile occhiello;
  • Below the fold: da dove inizia la pagina con la descrizione di quali sono i vantaggi, perché affidarti a noi, chi è l’azienda, le recensioni e il form contatti. 

Inoltre, in una landing page classica non dovrebbe essere previsto il menu, in quanto l’utente non deve distrarsi e deve ottenere tutte le informazioni che gli occorrono in un’unica pagina. O almeno questo dovrebbe essere l’intento di una pagina di atterraggio realmente efficace. 

Lo scopo di una landing page è ovviamente convertire, e cioè vendere il prodotto o servizio in questione. Ma per farlo, è necessario rispondere allo schema PROBLEMA SOLUZIONE. 

La logica è: metto in risalto un problema e offro la soluzione. 

Tutto ciò non avrebbe senso farlo per un ecommerce, perché in realtà dall’annuncio pubblicitario si arriva direttamente alla scheda prodotto. 

Un esempio di annuncio pubblicitario che porta a una scheda prodotto, potrebbe essere il seguente: 

Crema per il viso all’Aloe Offerta -70% di sconto

Ecco, in questo caso il prodotto è uno e specifico, e l’utente dovrebbe arrivare direttamente sulla scheda prodotto dell’ecommerce in questione.

Compresa la reale differenza che sussiste tra una landing page “classica” e una pagina di atterraggio su di una scheda prodotto di un ecommerce, possiamo approfondire l’argomento.

Ragioniamo su come poter sfruttare la pagina di atterraggio del prodotto, a seguito di un click sull’annuncio pubblicitario, al meglio. 

Le caratteristiche che deve avere una pagina di atterraggio di un ecommerce

Le caratteristiche principali dovrebbero essere queste: 

  • Foto del prodotto attrattiva;
  • Descrizione della scheda prodotto perfettamente ottimizzata;
  • Sconto previsto chiaro;
  • Spese di spedizione esplicitate;
  • Tempi di spedizione esplicitate;
  • Modalità di acquisto one step.

Una settima caratteristica, in alcuni casi opzionale, è quella della scarsità dell’offerta. Lo spiego in modo più approfondito nella parte finale dell’articolo, in quanto è una scelta opzionale e non una regola.

Andiamo ad analizzare ogni voce nel dettaglio. 

Foto del prodotto. Chiaramente, se stai promuovendo un prodotto in particolare o più di uno, dovrai investire in una fotografia che sia pienamente rappresentativa del prodotto. Potrebbe essere utile anche utilizzare un video per far vedere il prodotto. 

Questa regola, però, vale sempre nell’ecommerce: le foto dei prodotti non possono e non devono essere quelle dei cataloghi dei produttori.

Descrizione della scheda prodotto. Le descrizioni devono dare informazioni riguardo il prodotto, devono specificare tutti i dettagli. In una descrizione di prodotto ecommerce non può esserci soltanto scritto: 

“Bellissima borsa di pelle nera con il manico. 2 tasche interne, 2 esterne. Sì Tracolla”. 

Ma dovrebbe essere una cosa del tipo: 

Borsa in pelle di nappa nera, dotata di due tasche interne con cerniera e due tasche esterne con bottoni color oro. La borsa può essere indossata sia a tracolla che a mano. Ideale sia di giorno che di sera, in quanto i dettagli stilistici la rendono un accessorio perfetto sia per uno stile casual che uno più formale. Le misure sono 34 cm di Lunghezza, 24 cm di altezza e 13 cm di dimensioni. Lunghezza della tracolla 34 cm. Lo stile inconfondibile del brand è visibile nei dettagli stilistici”. 

Partiamo dal presupposto che arrivo su questa scheda prodotto, appartengo ad un pubblico definito “caldo” e cioè che è già predisposto all’acquisto. 

In questo caso è importante che tutte le informazioni che cerco sia chiare. Per questo occorre scrivere una descrizione del prodotto completa e dettagliata. 

Sconto previsto. Tendenzialmente ragionare solo sulla leva del prezzo non è la scelta migliore, perché se anche il costo è vantaggioso ma non mi sono ben chiari i tempi di spedizione, per esempio, non acquisto. E questo perché non mi fido. 

Quindi sì lo sconto deve essere chiaro, se nell’annuncio sul quale ho cliccato e chi mi ha convinto c’è scritto -70%, non è che poi arrivo sulla scheda prodotto e scopro che lo sconto è compensato dal costo della spedizione altissima. 

Un utente queste cose le nota e di sicuro successivamente sul tuo ecommerce non verrà più. La prima impressione per un utente è quella che conta. E se la prima volta che arrivo sul negozio online, già mi rendo conto che quest’ultimo ha dinamiche disoneste, allora non ci torno più. 

Spese e tempi di spedizioni chiari. Sulla pagina di atterraggio e quindi sulla scheda prodotto ottimizzata, queste informazioni devono essere limpide. L’utente ragiona più o meno così:

“Bella questa borsa. È quello che cercavo. Fantastico lo sconto. Ok, la voglio. Ah… ma le spese di spedizione? E i tempi? Non ci sono qui, dove li trovo?”

Ergo, queste informazioni devono essere presenti sulla pagina in modo chiaro. 

Se acquisto online è per evitare di perdere tempo nei negozi e voglio che il prodotto mi arrivi in due giorni lavorativi. Se non è così, non compro. A meno che il prodotto che voglio non è urgente e posso aspettare. Ma questo appena citato è il 20% dei casi.

Modalità di acquisto one step. Altro dettaglio importantissimo. Molti utenti abbandonano il carrello perché la modalità di checkout è impossibile e richiede almeno due o tre step. 

Le persone non hanno voglia di perdere tempo. Desiderano un prodotto e lo vogliono acquistare in un solo click e tu devi fare in modo che ciò avvenga, senza titubanze da parte sua. 

L’acquisto d’impulso esiste. Impara a sfruttarlo. 

A queste caratteristiche, poi, se ne dovrebbe aggiungere una settima, ovvero la strategia della scarsità. Uno dei metodi più utilizzati potrebbe essere quello di mostrare l’avanzamento degli acquisti del prodotti mediante un messaggio lampeggiante che compare accanto al prodotto. Uno stile simile a quello di booking. Un’altra opzione più comune, è quella di integrare un timer che segna le ore, i minuti e i secondi alla scadenza dell’offerta.

Chiaramente, la potenza di una pagina di atteraggio per ecommerce, può essere aumentata se viene abbinata ad una strategia di newsletter mirata e targettizzata, oltre la campagna di advertising dalla quale solitamente si parte. 

Le strategie per aumentare le vendite di un ecommerce possono essere molteplici, ma l’importante è che si abbia sempre molto ben chiaro il target al quale ci si riferisce o sarà tutto inutile. 

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